Sicurezza e misure straordinarie


Il termine sicurezza in ambito aziendale viene ricondotto generalmente alla sicurezza e alla salute sul lavoro.
Questa rappresenta un obbligo giuridico e sociale per l’azienda ma anche un vantaggio, perché permette di prevenire le malattie e gli infortuni sul lavoro. Gli investimenti in sicurezza che le aziende valutano come i più importanti sono:

  • la riduzione dei rischi
  • l’aumento della consapevolezza dei rischi da parte dei dipendenti
  • la riduzione delle violazioni e degli incidenti sul posto di lavoro
  • il miglioramento dell’immagine aziendale
  • l’aumento della cultura organizzativa
  • la riduzione dei tempi di inattività e delle interruzioni.

La sicurezza sul lavoro è apprezzata dalle imprese anche perché è una componente fondamentale  del  successo di un’azienda. Un tessuto produttivo in cui il livello di attenzione nei confronti della sicurezza è elevato è un tessuto sano, non solo per il rispetto di valori non negoziabili (la salute e la sicurezza di chi lavora), ma anche per l’adozione di prassi tese a razionalizzare e rendere più efficiente il processo produttivo, eliminando e tenendo sotto controllo i principali fattori di rischio.

Ciò vale ancor più per le aziende che adottano un sistema certificato di gestione per la sicurezza e la salute sul lavoro, come nel caso del ricorso allo schema OHSAS 18001. Il fatto che tale schema imponga di rendere misurabili le performance dell’impresa, di tenere costantemente sotto controllo i fattori di rischio e le misure di prevenzione dell’incidentalità, oltre a coinvolgere i lavoratori in un processo continuo di formazione e informazione, rappresenta gioco forza un elemento di modernizzazione della struttura aziendale, con effetti generalmente positivi e distintivi. Investire in sicurezza un euro genera in media a 2.2 euro di valore per le aziende. Sono le conclusioni di una ricerca internazionale pubblicata dalla DGUV (German Social Accident Insurance).

Le malattie professionali, al contrario, a livello continentale causano complessivamente una perdita pari ad oltre il 3% del PIL, con un costo medio per il sistema paese di circa 200 mila euro all’una e nel complesso mezzo punto percentuale di PIL. Estendendo il dato a livello continentale a livello continentale la perdita di quantifica in quasi 500 miliardi di euro, cifra pari al al 3,3% del PIL dell’UE.
Il principale strumento che supporta questo investimento è il bando ISI INAIL. Questa misura viene pubblicata ogni anno. Prevede un contributo a fondo perduto di tutto interesse che solitamente rappresenta una leva importante per gli investimenti.