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ACCORDO RAGGIUNTO SULL’ECONOMIA CIRCOLARE

La conferenza di giovedì scorso (n.d.r. 21 maggio) ha visto riunirsi i rappresentanti del Governo, delle Regioni e degli Enti locali per discutere del nuovo decreto Crescita, il quale garantisce nuove agevolazioni a progetti di Ricerca e Sviluppo.

L’accordo raggiunto prevefderebbe, stando alle dichiarazione del presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini, un plafond di 140 milioni di euro, con l’obiettivo di spingere ulteriormente sulla diffusione di un paradigma di Economia Circolare.

Inoltre sono previste per il biennio 2020-2021 delle agevolazioni alle imprese per il riciclo tramite credito di imposta, dal valore complessivo di 30 milioni di euro.

Beneficiari

Si tratta di agevolazioni destinate sia alle imprese che ai centri di ricerca. È inoltre possibile presentare progetti congiunti, purché sussista un contratto di collaborazione tra i soggetti partecipanti.

Tipologie dei progetti

I progetti per essere ammessi dovranno presentare le seguenti caratteristiche:

  • realizzati in Italia
  • spese e costi ammissibili compresi tra 500 mila euro e 2 milioni
  • durata tra i 12 e i 36 mesi
  • l’utilizzo e l’implementazione delle tecnologie abilitanti fondamentali (o KETs), con l’obiettivo di sviluppare un’economia circolare ed ecosostenibile nei seguenti ambiti:
  • trattamento dei rifiuti
  • riciclo di materie prime e scarti alimentari
  • sistemi di ciclo integrato delle acque
  • smart packaging
  • riduzione dell’obsolescenza dei prodotti ed efficientamento del ciclo produttivo

Agevolazioni concesse

Le agevolazioni saranno erogate attraverso due modalità:

Credito d’imposta per il riciclo e l’economia circolare

Oltre ai fondi per R&S, il Decreto Crescita stanzierà 30 milioni di euro, attraverso due crediti d’imposta, per incentivare il riutilizzo degli imballaggi e l’acquisto di prodotti riciclati.

Il primo credito d’imposta, disponibile per l’anno 2020, sarà riconosciuto fino ad un massimo annuo di 10 mila euro per impresa, con un plafond di 10 milioni totali.

Il secondo per il 2021 invece sarà di 20 milioni e prevede un contributo del 25% per l’acquisto di prodotti come semilavorati, prodotti finiti e compost di qualità.

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