Tempo di lettura: 2 minuti

Introdotta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per facilitare l’accesso al credito da parte delle aziende e accrescere la competitività dell’intero sistema produttivo italiano, la Nuova Sabatini porta con sé due importanti novità: la Nuova Sabatini Green e la Nuova Sabatini Sud.

Questa seconda agevolazione è un’estensione delle misure rivolte alle imprese che investono in beni strumentali. Come suggerisce il nome, la Sabatini Sud sostiene le micro imprese e le PMI che hanno sede nelle regioni meridionali del nostro Paese. Queste imprese hanno la possibilità di ottenere un contributo statale per le spese sostenute per incrementare la propria competitività.

Chi può richiedere il contributo Sabatini Sud

Possono richiedere i contributi Nuova Sabatini Sud le micro, piccole e medie imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno che sostengono investimenti (tramite acquisto con finanziamento o acquisizione in leasing) in:

  • Macchinari;
  • attrezzature;
  • impianti;
  • beni strumentali destinati ad uso produttivo;
  • hardware;
  • software;
  • tecnologie digitali.

Ai fini dell’accesso all’agevolazione non sono previsti requisiti in merito all’attività svolta dall’impresa. Sono quindi ammessi tutti i settori produttivi. È fondamentale invece che l’azienda abbia la sede legale o un’unità locale in una delle seguenti regioni italiane.

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia

La presenza di tale sede deve risultare dai sistemi camerali. Naturalmente le aziende che presentano domanda per le agevolazioni della Nuova Sabatini Green e Sud devono soddisfare anche i requisiti di accesso fissati dalla normativa della Nuova Sabatini. È perciò essenziale che siano regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, abbiano pieno e libero esercizio dei propri diritti.

Come funziona l’agevolazione Nuova Sabatini Sud 2022

Le agevolazioni Nuova Sabatini Sud si affiancano a quelle già introdotte dalla Nuova Sabatini in relazione agli investimenti in beni strumentali e beni 4.0. Come stabilito dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 Aprile 2022 (pubblicato nella G.U. n. 139 del 16.06.2022) la misura consente alle imprese del Sud Italia di ottenere un ulteriore supporto economico in virtù degli investimenti effettuati.

Questo sostegno economico si traduce in un contributo in conto impianti con importo pari alla somma complessiva degli interessi che prevedibilmente l’azienda dovrebbe pagare per l’acquisto del bene in questione.

Gli interessi sono calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento con lo stesso importo dell’investimento effettuato e che prevede un piano di ammortamento quinquennale. Il tasso di interesse annuo applicato ai fini della definizione degli interessi (e quindi dello stesso contributo in conto impianti) è del 5,5%.

Le agevolazioni possono essere richieste sia per investimenti riguardanti le sedi o unità locali già esistenti, sia per nuove unità locali. Anche in quest’ultimo caso è condizione necessaria che la struttura si trovi in una delle regioni del Mezzogiorno.

Le risorse per la concessione delle agevolazioni Sabatini Sud sono subordinate a specifici stanziamenti di legge. A cui possono aggiungersi eventuali assegnazioni dovute a disposizioni normative e amministrative, in relazione a fonti di finanziamento comunitarie, nazionali e regionali.

Condividi su :