Tra le forme di finanza agevolata più apprezzate da imprese di piccole e grandi dimensioni, i finanziamenti a fondo perduto sono contributi di grande valore per l’imprenditoria italiana. Con soluzioni destinate alle varie categorie di imprese (principalmente agricole, commerciali e manifatturiere) supportano la nascita di nuove realtà e lo sviluppo di business già esistenti. Ma come funzionano esattamente? Chi li concede e come ottenerli? Vediamolo insieme.

Cosa sono i finanziamenti fondo perduto

Sono definiti finanziamenti a fondo perduto le erogazioni di denaro che non contemplano la restituzione del capitale né degli interessi. Si tratta di erogazioni che possono avvenire sia in favore di persone fisiche sia di imprese, ma nella maggior parte dei casi sono queste ultime a beneficiarne. La concessione a una persona fisica è generalmente legata all’impegno di questa nell’aprire (entro un termine temporale prestabilito) un’attività.

Un altro aspetto peculiare dei contributi a fondo perduto è il fatto che non richiedono alcun requisito reddituale. Non essendo previsto il rimborso del capitale, il soggetto erogatore non si cura di accertare la solidità finanziaria e patrimoniale del beneficiario. Non è quindi necessario disporre di garanzie per ottenere questo genere di risorse.

L’assenza di rimborso e di requisiti patrimoniali rende questi finanziamenti particolarmente interessanti agli occhi delle aziende, tradizionalmente abituate a dover richiedere credito a banche a fronte di ipoteche e altre garanzie. Questi aspetti sono del resto ciò che maggiormente distingue i finanziamenti a fondo perduto (afferenti al mondo della finanza agevolata) dai tradizionali prodotti creditizi.

Il fatto che non siano richieste garanzie non significa però che non vi siano requisiti: per ottenere il denaro è necessario che il richiedente soddisfi le condizioni indicate dal bando di riferimento. A dispetto di quanto accade nel tradizionale circuito finanziario, infatti, i contributi a fondo perduto sono erogati sulla base di specifici bandi, pubblicati dai diversi enti pubblici.

Anche il processo di richiesta segue logiche lontane da quelle dei finanziamenti tradizionali. La domanda va presentata nel rispetto di tempi e modalità indicati dal bando e spesso sono richiesti documenti che gli imprenditori non sono in grado di fornire autonomamente. Da qui, la nascita di servizi di consulenza specializzata, che diventano indispensabili per le aziende che intendono ricorrere in maniera significativa ai contributi.

Tipologie di bandi a fondo perduto

I finanziamenti a fondo perduto sono concessi a fronte di bandi a fondo perduto e le loro caratteristiche sono subordinate al bando di riferimento. A tal proposito è possibile distinguere i contributi sulla base di alcuni aspetti discriminanti.

Il primo di questi aspetti è il soggetto destinatario delle agevolazioni. I contributi di questo genere possono essere destinati a:

  • soggetti che desiderano creare nuove imprese;
  • imprese già esistenti, che mirano a puntare su settori specifici come l’innovazione tecnologica, la sostenibilità o la ricerca.

Di frequente vengono pubblicati anche bandi destinati a imprese afferenti a categorie svantaggiate. In questo caso si tratta di misure specifiche, che possono riguardare aree del Paese interessate da condizioni particolari, ad esempio zone colpite da catastrofi naturali. Ma ci sono anche bandi ad hoc per il Sud Italia, che presenta ancora diverse criticità sotto l’aspetto della solidità imprenditoriale.

Allo stesso modo è frequente vedere bandi a fondo perduto che incentivano la nascita di progetti guidati da parte di donne e giovani, tipicamente identificati come soggetti che trovano maggiore difficoltà nell’accesso al mondo del lavoro.

A fronte di cambiamenti del mercato, enti nazionali e comunitari tendono a pubblicare anche bandi destinati a supportare settori che presentano criticità di vario genere. Anche in questo caso quindi non è possibile tracciare un quadro preciso, perché a seconda del periodo e della convergenza di macro eventi si possono trovare finanziamenti a fondo perduto per imprese del settore manifatturiero, contributi fondo perduto agricoltura, fondi per aziende del settore commerciale, eccetera.

Finanziamento a fondo perduto con graduatoria o valutazione a sportello: cosa cambia

Un’altra distinzione cruciale quando si parla di bandi è quella relativa al processo di valutazione della domanda. Questa può avvenire:

  • tramite graduatoria;
  • attraverso una valutazione a sportello.

Nel primo caso, le risorse stanziate vengono erogate solo in favore dei progetti che, in base ai criteri della graduatoria, risultano migliori. Nel secondo, le risorse sono erogate a chi ne fa domanda (dimostrando di avere tutti i requisiti richiesti) fino a esaurimento delle risorse disponibili.

È chiaro quindi che a seconda del tipo di bando il fattore tempo assume un valore diverso. I bandi con graduatoria permettono alle imprese di aggiudicarsi i fondi stanziati indipendentemente dalla data in cui viene presentata la richiesta, purché all’interno della finestra temporale prefissata.

Nei bandi fondo perduto che prevedono una valutazione a sportello invece la tempestività con cui si presenta la domanda fa la differenza tra ottenere o meno il contributo. Un aspetto da non sottovalutare quando si è alla ricerca di contributi per il proprio business.

Come ottenere un finanziamento a fondo perduto

Ma come ottenere finanziamenti a fondo perduto? I contributi a fondo perduto sono erogati da enti comunitari e nazionali. Tra questi i principali sono i diversi fondi dell’UE, l’agenzia nazionale Invitalia e le amministrazioni regionali.

Il primo passo per ottenere un finanziamento a fondo perduto quindi è consultare i vari siti di enti che erogano contributi di questo genere. Una volta identificato il bando di interesse, è necessario seguire questo iter:

  • accertare il possesso di tutti i requisiti indicati dal bando;
  • verificare tempi e procedure per la richiesta del contributo;
  • reperire la documentazione richiesta dal bando;
  • compilare la domanda di contributo;
  • inviare la richiesta all’ente di riferimento secondo le modalità e i tempi indicati dallo stesso.

Poiché la documentazione da presentare è a carattere tecnico (e spesso include un business plan) è consigliabile attivarsi per la richiesta del contributo a fondo perduto con un certo anticipo rispetto alla scadenza dei termini di presentazione. Anche ricorrendo a servizi di consulenza specializzata.

FAQ: cosa sapere sui finanziamenti a fondo perduto

Cos’è un finanziamento a fondo perduto?

Il finanziamento a fondo perduto (noto anche come contributo a fondo perduto) è un prestito che non prevede rimborso da parte del beneficiario. In altre parole, il denaro è concesso senza vincoli di restituzione: non è necessario rimborsare il capitale, non sono applicati interessi né spese di altro tipo.

Chi può richiedere un prestito a fondo perduto?

I finanziamenti a fondo perduto sono rivolti a persone fisiche e giuridiche. Nella maggior parte dei casi, sono destinati a imprese già avviate e soggetti che desiderano aprire un’attività. A seconda dell’ente di competenza, del progetto a cui fanno riferimento e delle condizioni socio-economiche del momento, possiamo inoltre individuare:

A chi chiedere un finanziamento a fondo perduto?

I bandi per la concessione di contributi a fondo perduto sono erogati da enti pubblici di respiro comunitario, nazionale e locale. È quindi possibile reperire finanziamenti a fondo perduto da:

  • Enti Europei;
  • Ministeri italiani;
  • Invitalia;
  • Regioni;
  • Comuni;
  • Camere di Commercio.

Cosa succede se la domanda viene respinta?

Poiché ogni programma di supporto alle imprese prevede fondi limitati, è possibile che la richiesta presentata dall’azienda sia respinta per indisponibilità delle risorse. A questo scenario si aggiunge quello in cui il richiedente non possiede tutti i requisiti effettivamente necessari per ottenere il contributo richiesto.

In entrambi i casi, il rifiuto della domanda di finanziamento a fondo perduto non determina costi per il richiedente, né lo penalizza per l’accesso ad eventuali altri bandi.

Qual è la differenza tra un prestito e un finanziamento a fondo perduto?

Il prestito prevede il rimborso del denaro ottenuto, mentre questo non è contemplato dal finanziamento a fondo perduto. Questo secondo prodotto infatti non rientra nella categoria dei comuni finanziamenti, ma è un aiuto economico concesso senza obbligo di restituzione.

Inoltre, il finanziamento a fondo perduto non prevede costi per il beneficiario, mentre il prestito comporta interessi e spese di gestione.

Quali requisiti ci sono per ottenere un contributo a fondo perduto?

La concessione dei contributi a fondo perduto passa dalla soddisfazione dei requisiti indicati dal bando di riferimento. Non esistono regole fisse, poiché le caratteristiche dei beneficiari designati dipendono dal programma di finanziamento specifico.

Di regola non sono richieste garanzie reali né patrimoniali, ma il beneficiario potrebbe dover rispettare alcuni obblighi. Ad esempio l’impresa che riceve il finanziamento a fondo perduto potrebbe dover mantenere i livelli occupazionali o impegnarsi ad affrontare uno specifico investimento.

Quali sono i documenti da presentare?

Proprio come per i requisiti, i documenti da presentare nella domanda di finanziamento a fondo perduto variano in funzione delle richieste del bando. Solitamente sono richiesti:

  • la documentazione legale dell’impresa;
  • un business plan dettagliato;
  • una descrizione del progetto per cui si richiede il finanziamento a fondo perduto.

Come viene valutata la domanda di contributo a fondo perduto?

I criteri per la valutazione delle domande e la formazione dell’eventuale graduatoria variano in funzione di quanto stabilito dal progetto di riferimento. Non esiste quindi una regola univoca o un parametro oggettivo sempre applicato.

L’unica costante è il principio di aderenza alle finalità del bando: più il progetto risponde agli obiettivi della misura, più è alto il punteggio assegnato. Generalmente concorrono ad un buon posizionamento in graduatoria anche la fattibilità tecnica del progetto, la completezza e la qualità della documentazione presentata.

Cosa succede se il beneficiario non rispetta gli impegni assunti?

Spesso i bandi a fondo perduto prevedono che il beneficiario utilizzi le somme erogate per effettuare investimenti, attivare progetti, eccetera. Nel caso in cui questi obblighi non siano rispettati, potrebbe essere richiesta la restituzione degli importi erogati. Situazioni di questo genere possono portare anche all’applicazione di sanzioni.

Cosa succede se il progetto fallisce?

I contributi a fondo perduto sono erogati a fronte della presentazione di business plan dettagliati affinché vengano effettivamente corrisposti ad aziende in grado di realizzare il progetto previsto. Può però accadere che il progetto fallisca.

In questo caso, non vi è obbligo per l’azienda o la persona fisica beneficiaria di restituire il denaro. Ma potrebbero essere applicate delle limitazioni qualora lo stesso soggetto desideri partecipare a programmi di finanziamento futuri. In altre parole, chi fa fallire un progetto per cui ha ottenuto finanziamenti a fondo perduto potrebbe essere escluso dagli altri bandi di finanza agevolata.

Come viene erogato il contributo?

L’erogazione dei finanziamenti a fondo perduto avviene con accredito diretto sul conto corrente bancario. In alcuni casi, il contributo è corrisposto in forma di voucher.

A quanto ammonta l’importo massimo erogabile?

Non esiste una regola fissa. L’importo massimo erogabile tramite un bando a fondo perduto dipende dalle direttive del progetto di riferimento e da quanto stabilito all’interno del bando stesso. In linea di massima, l’importo che la singola azienda può richiedere va da qualche migliaio di euro a diversi milioni.

Cosa succede dopo l’erogazione del finanziamento?

Una volta ricevuta la somma, il beneficiario del finanziamento a fondo perduto deve utilizzarla per gli scopi previsti dal bando. Alcuni progetti di finanziamento richiedono la presentazione di report periodici utili a dimostrare l’effettivo impiego delle somme e l’avanzamento del progetto.

I contributi a fondo perduto sono cumulabili con altre agevolazioni o finanziamenti?

La cumulabilità delle agevolazioni pubbliche dipende dalle caratteristiche dei singoli bandi e progetti. È perciò necessario verificare nel dettaglio caso per caso. Quanto alla presenza di finanziamenti afferenti al tradizionale circuito bancario, non vi sono ostacoli particolari, a meno che non vi sia una specifica indicazione nel bando di riferimento.

Quanto tempo serve per ottenere un finanziamento a fondo perduto?

L’iter di richiesta di un contributo a fondo perduto impegna l’impresa per un lasso di tempo piuttosto lungo. Dall’individuazione del bando alla presentazione della domanda trascorrono solitamente diverse settimane, durante le quali si valutano le effettive possibilità dell’impresa di ottenere il contributo, si reperiscono i documenti necessari e si procede con l’inoltro dell’istanza.

I tempi di gestione dell’iter da parte dell’ente erogatore variano da alcune settimane a diversi mesi, a seconda del tipo di contributo e dell’entità del progetto. Non è quindi possibile fissare uno standard preciso in termini di tempistiche.

In ogni caso, per ridurre al minimo i tempi è sempre consigliabile ricorrere al supporto di professionisti della finanza agevolata. Solo potendo contare su un team di professionisti del settore si ha la certezza di reperire tutta la documentazione necessaria e inoltrare la richiesta completa all’interno della finestra temporale.

Non perdere l’occasione di ottenere un finanziamento a fondo perduto per la tua azienda: compila subito il modulo sottostante per richiedere una consulenza personalizzata con i nostri esperti di finanza agevolata. La nostra professionalità al servizio della tua impresa!


Martina Moretti

Martina è la copywriter e content writer specializzata nel settore finance che cura il blog di Golden Group.
Il suo percorso nel digital marketing inizia nel 2015, quando si confronta per la prima volta con la scrittura e con i temi del mondo finance. Da allora è verticale sui testi SEO oriented.
Sempre in cerca di sfide, ha scritto per progetti di grandi e piccole dimensioni affrontando le molte declinazioni del mondo del credito e della finanza, tra cui prestiti personali, mutui, risparmio gestito, ETF, trading, fondi di investimento, contributi a fondo perduto, bandi europei.

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