bando Regione Lazio Donne Innovazione Impresa

Regione Lazio: Bando “Donne Innovazione Impresa”, 5 milioni di euro per le MPMI femminili

La Regione Lazio e Innova Lazio hanno lanciato il bando "Donne, Innovazione e Impresa" per sostenere e promuovere l'imprenditorialità femminile. Il bando mira a supportare lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) femminili, incoraggiando l'introduzione di innovazioni nei prodotti o nei processi aziendali, in linea con la Smart Specialization Strategy regionale.

Il bando per il 2024 offre 5 milioni di euro derivanti dalle risorse del Programma FESR 2021-2027. Ogni impresa può ricevere contributi a fondo perduto. I progetti devono portare alla creazione di un prodotto o servizio nuovo o migliorato, con cambiamenti significativi nelle caratteristiche tecniche, materiali utilizzati, software incorporato, o altri aspetti che migliorino prestazioni e funzionalità.

Chi può partecipare al bando Regione Lazio donne

Le beneficiarie di questi incentivi sono le cosiddette imprese femminili, definite come:

  • Lavoratrici autonome;
  • Imprese individuali gestite da donne;
  • Società cooperative, società di persone o studi associati con una prevalenza femminile almeno del 60% nei soci;
  • Società di capitali con almeno due terzi del capitale detenuto da donne o imprese femminili, e con organi amministrativi costituiti per almeno due terzi da donne.

Questi requisiti devono essere mantenuti per almeno tre anni dopo l'erogazione del contributo. Inoltre per partecipare al bando “Donne, Innovazione e Impresa”, le imprese devono essere iscritte al Registro delle Imprese o possedere una partita IVA attiva, avere una sede operativa nel Lazio e mantenere tale sede per la durata del progetto.

Condizioni del contributo Regione Lazio per il bando Donne, Innovazione e Impresa

Il contributo a fondo perduto concesso dal bando Lazio Innova copre dal 40% al 60% delle spese ammissibili, a seconda del progetto presentato, ed è regolata secondo il regime de Minimis (Reg. (UE) 2023/2831). Fino a un massimo di 145.000 euro per progetto

Come presentare la domanda per il bando Regione Lazio donne

Le domande possono essere presentate online tramite la piattaforma GeCoWEB Plus di Lazio Innova, a partire dalle 12:00 del 23 aprile fino alle 17:00 del 12 giugno 2024. La selezione dei progetti avverrà tramite una procedura a graduatoria.

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Martina Moretti

Martina è la copywriter e content writer specializzata nel settore finance che cura il blog di Golden Group.
Il suo percorso nel digital marketing inizia nel 2015, quando si confronta per la prima volta con la scrittura e con i temi del mondo finance. Da allora è verticale sui testi SEO oriented.
Sempre in cerca di sfide, ha scritto per progetti di grandi e piccole dimensioni affrontando le molte declinazioni del mondo del credito e della finanza, tra cui prestiti personali, mutui, risparmio gestito, ETF, trading, fondi di investimento, contributi a fondo perduto, bandi europei.


Sospensione compensazione crediti d’imposta 4.0

Compensazione crediti d’imposta per investimenti “Transizione 4.0”: sospesi alcuni codici tributo

Con la risoluzione n. 19/E del 12 aprile 2024, l'Agenzia delle Entrate ha annunciato una sospensione temporanea dei codici tributo utilizzati per la compensazione, tramite modello F24, dei crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nel contesto della "Transizione 4.0" per gli anni 2023 e 2024. La sospensione interessa anche i crediti d’imposta per la ricerca, sviluppo e innovazione per l'anno 2024.

La sospensione dei codici tributo è stata stabilita in attesa delle nuove disposizioni attuative ministeriali che regolamenteranno gli obblighi di comunicazione per le imprese che intendono beneficiare di questi incentivi fiscali. Le imprese interessate dovranno quindi attendere ulteriori indicazioni per poter procedere con le compensazioni dei crediti d’imposta maturati.

Compensazione crediti di imposta Agenzia delle Entrate: i codici sospesi

La sospensione della compensazione dei crediti di imposta riguarda specificamente:

  • Codice tributo “6936”: per beni materiali 4.0, ex art. 1, commi 1056, 1057 e 1057-bis della L. 178/2020 per i crediti d’imposta dove viene indicato come “anno di riferimento”  2023 e 2024.
  • Codice tributo “6937”: per beni immateriali 4.0, ex art. 1 comma 1058 della L. 178/2020, anch'esso per i crediti d’imposta dove viene indicato come “anno di riferimento”  2023 e 2024.

Per i crediti d’imposta per ricerca e sviluppo, i codici tributo sospesi includono:

  • “6938”: per investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative (ex art. 1, commi 198 e ss., della L. 160/2019) per i crediti d’imposta dove viene indicato come “anno di riferimento” 2024.
  • “6939”: per il credito d’imposta maggiorato per gli investimenti effettuati nel Mezzogiorno (art. 244 comma 1 del DL n. 34/2020) per i crediti d’imposta dove viene indicato come “anno di riferimento” 2024.
  • “6940”: per il credito d’imposta incrementale per gli investimenti nelle regioni colpite dal sisma nel centro Italia per i crediti d’imposta dove viene indicato come “anno di riferimento” 2024.

Questa sospensione temporanea impone alle aziende di rimanere aggiornate sulle evoluzioni normative e di prepararsi a conformarsi ai nuovi requisiti una volta che saranno pubblicati. È consigliabile quindi monitorare le comunicazioni ufficiali per assicurarsi di essere pronti a procedere non appena i codici tributo saranno nuovamente attivi.Inizio modulo

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Martina Moretti

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transizione 5.0 emendamenti

Piano Transizione 5.0: approvati i nuovi emendamenti

Dopo settimane di intense discussioni e lavori in Commissione, finalmente arrivano le prime conferme sul Piano Transizione 5.0. Dopo il via libera della Camera dei Deputati, il decreto che contiene la nuova normativa è pronto per approdare a Palazzo Madama e poi in Gazzetta Ufficiale.

Il Decreto Legge 19 del 2 marzo 2024 ha subito alcune trasformazioni significative, grazie al lavoro svolto dalla Commissione Bilancio della Camera. Le modifiche apportate al testo originale riflettono l'evolversi delle esigenze nazionali in termini di produzione energetica e innovazione tecnologica. Vediamo quindi le principali novità del Piano Transizione 5.0 con l’approvazione dei nuovi emendamenti.

Piano Transizione 5.0: nuovo limite alla spesa per il fotovoltaico

Uno degli aspetti più salienti di questo aggiornamento legislativo è l'introduzione di un tetto alla spesa per l'installazione di pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo energetico. Questa novità arriva per porre un argine alla corsa sfrenata agli incentivi che, in assenza di un cap, rischierebbe di prosciugare le risorse stanziate.

L'idea è semplice: più l'impianto sarà potente, più alto sarà il tetto fissato per la spesa ammissibile. Si tratta di un cambiamento che introduce una proporzionalità diretta tra la capacità dell'impianto fotovoltaico e le agevolazioni economiche concesse, assicurando che l'investimento sia non solo tecnologicamente avanzato ma anche finanziariamente sostenibile.

I dettagli operativi saranno definiti nel decreto attuativo che fisserà i parametri precisi per determinare questa proporzionalità tra capacità di generazione e spesa agevolata. Un freno a mano tirato per evitare pericolose derive speculative da parte delle imprese che avranno accesso alle agevolazioni Transizione 5.0 fotovoltaico.

Bocciato l’emendamento che prevede l’obbligo di acconto sui beni strumentali

Oltre alla novità sulle agevolazioni destinate al fotovoltaico, un altro cambiamento di piani riguarda l’acconto obbligatorio del 20% sugli acquisti di beni strumentali trainanti. Questo, inizialmente previsto dal testo del piano di transizione, è stato respinto dalla Commissione Bilancio.

La proposta, che ha fatto molto discutere, avrebbe avuto una doppia valenza: da un lato scoraggiare le aziende a prenotare a cuor leggero risorse poi non utilizzate, dall'altro fungere da barriera d'ingresso per selezionare le realtà realmente intenzionate ad investire. Tuttavia, è stata ritenuta troppo invasiva e distante dai contenuti originali del decreto, motivo per cui non è stata inclusa nella versione finale del testo.

Altri emendamenti al Piano Transizione 5.0

Al netto delle due novità principali, la Commissione Bilancio ha approvato una serie di modifiche formali al testo del decreto riflettendo un attento esame dei dettagli e delle implicazioni di ogni singolo articolo. Si tratta comunque di ritocchi che riguardano principalmente il linguaggio tecnico utilizzato nel testo di legge e che non stravolgono la sostanza della norma.

Sono state apportate modifiche alla numerazione e alle referenze interne al testo, oltre a correzioni di punteggiatura e terminologia tecnica. Ad esempio al comma 6 le parole «regolamento (UE) n. 852/2020» sono sostituite da «regolamento (UE) 2020/852».

Il dibattito attorno al Piano Transizione 5.0 si avvia quindi alla sua fase conclusiva. Le ultime modifiche approvate segnano un passo in avanti importante verso l'attuazione del nuovo piano di incentivi. È prevista a breve la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.  


Martina Moretti

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Bando Cyber 4.0

Competence center Cyber 4.0: pubblicato il nuovo bando per progetti di innovazione tecnologica

Il competence center Cyber 4.0 ha annunciato un nuovo bando destinato ai progetti di innovazione tecnologica. Si tratta del bando 1/2024, che ha l'obiettivo di selezionare proposte progettuali che incrementino la maturità tecnologica, o Technology Readiness Level (TRL), di soluzioni innovative già esistenti.

In particolare, Cyber 4.0 mira a promuovere progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale che partano da un TRL di livello 5. Gli ambiti di ricerca interessati sono cybersecurity core, space, health e automotive.

Come funziona il contributo del bando Cyber 4.0 per i progetti di innovazione tecnologica

Le proposte dovranno integrare tecnologie e competenze specifiche del Cyber 4.0, richiedendo che quest'ultimo agisca come fornitore di servizi per almeno il 20% dei costi totali del progetto. Inoltre, è essenziale che ogni progetto dimostri un impatto positivo, sia esso sociale, economico o ambientale, sottolineando l'importanza della sostenibilità nelle innovazioni tecnologiche.

I contributi sono concessi a fondo perduto, con importi fino a:

  • 400.000 euro per i progetti nell'area Cybersecurity Core;
  • 300.000 euro per i progetti nelle altre aree tematiche.

A chi si rivolge il bando di Cyber 4.0

Il bando è aperto a grandi imprese e alle MPMI (micro, piccole e medie imprese), anche in forma di Raggruppamento. Purché i progetti presentati rispettino le condizioni di cui sopra.

Come presentare domanda per il bando Cyber 4.0

Per partecipare, le imprese interessate dovranno inviare al competence center le loro proposte entro le ore 14:00 del 30 maggio 2024. Sono considerate per la concessione dei contributi solo le proposte che rispettano tutte le linee guida del bando Cyber 4.0.

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bando Lombardia rinnovo veicoli aziendali 2024

Regione Lombardia: nuovi contributi per il rinnovo dei veicoli aziendali

La Regione Lombardia ha annunciato un investimento di 6 milioni per aiutare le PMI a rinnovare il parco auto. È atteso nelle prossime settimane il bando che eroga contributi finalizzati alla sostituzione dei veicoli inquinanti circolanti in Lombardia con veicoli a basso impatto emissivo (veicoli green).

Le aziende che partecipano al bando Lombardia rinnovo veicoli aziendali avranno la possibilità di ottenere contributi fino a 30.000 euro per l'acquisto di veicoli destinati al trasporto di merci e persone. A patto che i veicoli sostituiti siano alimentati a benzina fino a Euro 2/II o a diesel fino a Euro 5/V, e siano radiati per demolizione.

Quali sono le spese ammissibili

La misura incentivante supporta l'acquisto di veicoli nuovi, non precedentemente immatricolati in Italia, con propulsioni che includono elettrico, idrogeno e motori endotermici a bassissime emissioni. I veicoli possono essere utilizzati per il trasporto di persone o di merci, sia in conto proprio che in conto terzi.

In aggiunta, il bando prevede anche il finanziamento per l'acquisto di e-cargo bike, ovvero biciclette a pedalata assistita pensate per il trasporto merci. Promuovendo così una mobilità sostenibile anche nelle aree urbane, ed estendendo il raggio d’azione del bando a pressoché tutti i settori commerciali. Sono escluse infatti solo le imprese del settore del commercio o intermediazione di veicoli.

La radiazione dei veicoli per cui si richiede il contributo deve essere successiva alla data di apertura del bando. Ogni impresa potrà presentare fino a quattro domande di contributo, una per ogni veicolo radiato di sua proprietà.

Come funziona il contributo del bando Lombardia per rinnovo veicoli aziendali

Per quanto riguarda il sostegno economico, i contributi verranno erogati secondo la tipologia di alimentazione del veicolo:

  • Elettrica: fino a 8.000 euro per veicoli commerciali leggeri e fino a 30.000 euro per veicoli pesanti.
  • Metano/GNL: fino a 5.000 euro per veicoli commerciali leggeri e fino a 24.000 euro per veicoli pesanti.
  • Endotermica: fino a 5.000 euro per veicoli commerciali leggeri e fino a 16.000 euro per veicoli pesanti.

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