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SIMEST, Fondo 394 per l’internazionalizzazione delle imprese.

Sembra prossima la riapertura del Fondo 394-81 per l’internazionalizzazione delle imprese, gestito da SIMEST.

Il 13 luglio, l’Ecofin ha approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, grazie al quale vengono stanziati 2 miliardi di euro per il Fondo 394.

Dopo la chiusura anticipata lo scorso giugno, il Ministero degli Affari Esteri si è messo al lavoro per permettere alle imprese di tornare a fare domanda di contributo e si è impegnato ad offrire un ulteriore contributo per irrobustire questo strumento nell’ambito del Patto per l’Export.

Pertanto, è stata realizzata una piattaforma con lo scopo di orientare l’export italiano in coerenza con la transizione verde e digitale.

Lo scenario di riferimento ha visto protagonista l’economia italiana che è stata colpita dalla pandemia da Covid-19 più di altri Paesi europei. Infatti, nel 2020, il prodotto interno lordo si è ridotto dell’8,9 per cento, a fronte di un calo nell’Unione Europea del 6,2. La crisi, dunque, ha peggiorato la situazione del Paese, già fragile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale.

La risposta dell’UE è stata il Next Generation EU (NGEU), un programma di ampia portata ed importanti ambizioni.

Il Piano ha previsto investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale delle imprese, migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori, conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.

Cos’è il il Next Generation EU?

Per l’Italia il NGEU è uno strumento fondamentale per continuare lungo un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo. Il principio di base è quello di rimuovere ciò che ha ostacolato la crescita italiana negli ultimi decenni. L’Italia sarà la prima beneficiaria dei due principali strumenti del NGEU: il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d’Europa (REACT-EU). L’RRF garantisce risorse per 191,5 miliardi di euro, impiegabili nel periodo 2021- 2026, tra cui 68,9 miliardi saranno sovvenzioni a fondo perduto.

Il NGEU intende promuovere una robusta ripresa dell’economia europea all’insegna della transizione ecologica, della digitalizzazione, della competitività, della formazione e dell’inclusione sociale, territoriale e di genere.

Secondo il regolamento RRF, queste sono le sei grandi aree di intervento (pilastri) sui quali i PNRR si dovranno focalizzare:

  • Transizione verde;
  • Trasformazione digitale;
  • Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva;
  • Coesione sociale e territoriale;
  • Salute e resilienza economica, sociale e istituzionale;
  • Politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani.

Il Piano va a soddisfare i parametri fissati dai regolamenti europei sulle quote di progetti “verdi” e digitali. Il 40% circa delle risorse territorializzabili del Piano sono destinate al Mezzogiorno, a testimoniare la particolare attenzione al tema del riequilibrio territoriale. Il Piano pone particolare attenzione al sostegno all’istruzione, alla formazione e all’occupazione dei giovani. Inoltre, contribuisce a tutti i sette progetti di punta della Strategia annuale sulla crescita sostenibile dell’UE (European flagship).

Le decisioni adottate, il 13 luglio, in sede di Consiglio Ecofin sono un importante passo avanti nella ripresa economica europea, in quanto consentono agli Stati membri di concludere le prime convenzioni di finanziamento e sbloccare i versamenti dei prefinanziamenti, avviando così le riforme e gli investimenti necessari per la ripresa, il rafforzamento e la trasformazione delle nostre economie.

Che cos’è il Fondo SIMEST per l’internazionalizzazione.

Il 394-81 è un Fondo multimisura, da anni in vigore, che concede finanziamenti agevolati alle imprese italiane che mirano a progetti di internazionalizzazione, grazie a sette distinte linee intervento a supporto della partecipazione a fiere internazionali, mostre e missioni di sistema (anche in Italia):

  • inserimento commerciale in nuovi mercati esteri;
  • inserimento in azienda di figure come i Temporary Export Manager (TEM), i digital manager e gli innovation manager;
  • sviluppo dell’e-commerce;
  • realizzazione di studi di fattibilità collegati a investimenti esteri;
  • programmi di assistenza tecnica;
  • patrimonializzazione delle imprese.

Un ampio set di strumenti che copre praticamente tutti i principali aspetti che possono interessare un’impresa durante il percorso di internazionalizzazione.

Cosa prevede il Piano nazionale di ripresa e resilienza per l’internazionalizzazione

Il Piano stanzia 1,2 miliardi di euro per il Fondo 394. Il Ministero si è messo subito all’opera per consentire alle imprese di tornare a fare domanda di contributo, dopo la chiusura anticipata dello strumento lo scorso 4 giugno. Con il comunicato dello scorso 23 giugno 2021 il Ministero degli esteri (MAECI) ha rilasciato l’ok di Bruxelles al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) dell’Italia, lanciando un segnale di ottimismo su una prossima riapertura del Fondo 394-81 gestito da SIMEST.

Infatti, nella nota gli Esteri comunicano alle imprese di presentare le proprie proposte già all’indomani della formale approvazione del PNRR italiano, avvenuta da parte dell’Ecofin il 13 luglio. Le nuove risorse provenienti dal Recovery potrebbero soddisfare circa 4mila imprese.

“Un’attenzione speciale” verrà posta “sia alle progettualità che perverranno da aziende del Meridione, sia a quelle che avranno come protagonisti l’imprenditorialità femminile e quella giovanile”.

Questo strumento – spiega il documento inviato alla Commissione europea – ha l’obiettivo di aiutare le imprese a colmare i deficit interni per affrontare i mercati internazionali, potendo contare su ben 9 linee di finanziamento ad hoc.

“Rispetto alle risorse complessive richieste di 1.200 milioni”, si legge infatti nel documento, “400 milioni di euro saranno utilizzati per l’erogazione delle sovvenzioni (cofinanziamento a fondo perduto), avvalendosi della flessibilità offerta – fino al 31 dicembre 2021 – dal Temporary Framework sugli aiuti di Stato, mentre risorse pari a 800 milioni di euro rafforzeranno la componente del Fondo 394/81 destinata al finanziamento di operazioni a tassi agevolati.”

“Contributi e finanziamenti agevolati contribuiranno entrambi al finanziamento degli stessi progetti di investimento, operando in sinergia all’interno della relativa linea di intervento del Fondo.”

A differenza di altri interventi previsti dal Piano, la linea sull’internazionalizzazione potrà essere subito operativa, poichè il Fondo è già esistente e ha lo scopo di trasferire le risorse. Pertanto, entro il terzo trimestre 2021 si prevede l’adozione di due provvedimenti di rifinanziamento:

  • Un primo, per un importo di 400 milioni di euro, per la componente a contributo del Fondo 394/81;
  • Un secondo per un importo di 800 milioni di euro, per il finanziamento di iniziative di internazionalizzazione delle PMI tramite prestiti agevolati.

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