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Ogni anno l’INAIL mette a disposizione delle aziende agevolazioni e contributi a fondo perduto per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro.

Le richieste possono essere inoltrate dal 1 Giugno 2021 al 15 Luglio 2021. Dal 20 Luglio sarà possibile ottenere il codice per l’inoltro online e successivamente verrà comunicata la data per l’invio della domanda. Per l’accesso alla piattaforma è necessario che il Legale rappresentante disponga dello Spid, della Carta d’identità elettronica o della Carta nazionale dei servizi. 

 

Chi può richiedere le agevolazioni.

Beneficiarie delle agevolazioni sono tutte le imprese, ad eccezione delle micro e piccole imprese agricole operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, in quanto già beneficiarie del Bando Isi Agricoltura 2020. 

 

Agevolazioni.

Le attività finanziabili sono:

1 Investimenti e adozioni di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;

2 Riduzioni del rischio da movimentazione manuale di carichi;

3 Bonifica amianto per immobili aziendali;

4 Attività di micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività.

Ai fini dell’ammissibilità, i progetti devono raggiungere un punteggio minimo di 120 punti in base ai seguenti parametri: la dimensione aziendale, la tipologia di attività esercitata dall’impresa (voci di tariffa), la tipologia di intervento, la condivisione con le parti sociali, il bonus settori Ateco differenziati in base alla Regione di appartenenza.

L’intensità dell’agevolazione è pari al 65% dell’investimento, con un tetto massimo di €130.000, per le prime 3 tipologie di attività finanziabilie di €50.000 per quelli appartenenti all’ultima tipologia.

 

Una particolare attenzione meritano le attività di bonifica amianto per immobili aziendali, dal momento che l’emergenza amianto è ancora una realtà in Italia. Nello specifico, gli interventi finanziabili riguardano la rimozione di:

  • Componenti edilizie quali coibentazioni, intonaci, cartoni, controsoffitti, contenenti amianto in matrice friabile;
  • MCA da mezzi di trasporto;
  • MCA da impianti e attrezzature (cordami, coibentazioni, isolamenti di condotte di vapore, condotte di fumi ecc.);
  • Piastrelle e pavimentazioni in vinile amianto;
  • Coperture in cemento-amianto;
  • Manufatti come cassoni, canne fumarie, comignoli, pareti verticali, condutture ecc.

Restano escluse dalle agevolazioni le spese relative al rifacimento/consolidamento delle strutture di sostegno della copertura e del tetto, delle orditure, dei solai, delle travature e i costi di nuovi elementi tecnologici integrati, di pannelli solari o moduli fotovoltaici.

Gli immobili da bonificare devono essere già a disposizione dell’impresa in forma di proprietà, locazione o comodato, alla data di pubblicazione dell’Avviso, ossia al 30 Novembre 2020.

 

Come richiedere le agevolazioni.

Per procedere con la compilazione della domanda per richiedere le agevolazioni è necessario verificare il possesso della seguente documentazione:

  • Programma di Controllo e Manutenzione Amianto
  • Certificato di analisi o rapporto di prova
  • Preventivo di spesa relativo ai nuovi materiali non controfirmato per accettazione. Il Bando ammette solo i progetti che saranno avviati dopo il 16/7/2021.

Sono necessarie alcune accortezze. Le spese relative alla rimozione e al rifacimento della copertura devono essere computate nella misura massima di 60 €/mq, di cui 30 per la bonifica e 30 per la sostituzione con nuovi materiali.

Tutte le voci di spesa devono essere ben dettagliate in modo da poter scorporare quelle non ammissibili, ad esempio, il trasporto del bene acquistato.

Gli interventi devono essere effettuati presso il luogo di lavoro nel quale l’impresa richiedente esercita la propria attività. Pertanto, sia nel caso di impresa proprietaria che nel caso di impresa locataria, il finanziamento può riguardare la porzione di immobile presso la quale operano i lavoratori dell’impresa richiedente.

Per tutte le tipologie di intervento deve essere fatta un’attenta prevalutazione del progetto, esaminando il DVR (documento di valutazione del rischio) e, pertanto, richiede l’intervento di un esperto.

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