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Lo scoppio della guerra in Ucraina ha avuto grosse ripercussioni sugli scambi internazionali e con l’obiettivo di arginare l’impatto negativo di tale conflitto sull’andamento del mercato e sull’approvvigionamento delle materie prime, il Consiglio dei Ministri ha comunicato che il termine di consegna dei beni 4.0 ordinati entro il 31 dicembre 2022 è stato esteso al 31 dicembre 2023.

Specifiche del contributo

Già nel febbraio di quest’anno, su richiesta delle aziende produttrici di macchinari 4.0, era stata richiesta, e successivamente accolta dal MISE, una prima proroga nella consegna dei beni.

Più nello specifico la richiesta, che era stata avanzata da Federmacchine e più in generale da tutto il mondo dell’imprese, consisteva nell’allungare i termini di consegna con l’obiettivo quindi di tutelare e salvaguardare i clienti dei produttori di beni strumentali, che rischiavano di subire una riduzione delle agevolazioni fiscali.

Il risultato fu quello che i macchinari che furono ordinati entro la fine del 2021 hanno potuto godere delle maggiori aliquote previste per il 2021, a patto che siano stati consegnati entro giugno 2022.

Arrivando invece a quanto accaduto in questi giorni di dicembre, con il decreto Milleproroghe, approvato la settimana scorsa dal Consiglio dei Ministri, è stato nuovamente allungato il termine di consegna dei beni 4.0 che inizialmente era stato fissato al 30 giugno 2023. La condizione necessaria è che il relativo ordine risulti accettato dal venditore e che sia avvenuto il pagamento di un acconto non inferiore al 20% del corrispettivo pattuito.

In conclusione, per ulteriori approfondimenti e per conoscere tutte le specifiche relative alla proroga occorre però attendere la pubblicazione del decreto completo.

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