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Il Quadro temporaneo delle regole sugli aiuti di Stato è stato derogato al 31 dicembre dell’anno in corso.

La CE ha così proposto ai paesi membri di prolungare a tutto il 2021 le regole introdotte dal 19 marzo 2020 a causa dell’epidemia e delle complicazioni economiche da essa apportate.

Circa 3 mila miliardi di euro sono stati spesi a sostegno delle imprese europee per la ricerca di un miglioramento sostanziale già negli ultimi sette mesi.

QUADRO TEMPORANEO: ESTENSIONE DEL TEMPORARY FRAMEWORK

L’estensione del Temporary Framework ha l’obiettivo di permettere agli Stati membri di sostenere le imprese nel contesto dell’attuale crisi determinata dalla diffusione del Covid-19

In particolar modo viene proposta di aumentare i massimali per gli importi limitati di aiuti concessi nell’ambito del quadro temporaneo (attualmente fino a 120mila euro per aziende nel settore della pesca e dell’acquacoltura, 100mila euro quelle agricole, e 800mila euro per tutti gli altri settori) e per le misure che contribuiscono ai costi fissi delle aziende che non sono coperti dai loro ricavi (attualmente fino a 3 milioni di euro per azienda).

Gli stati membri potranno convertire gli strumenti rimborsabili in sovvenzioni dirette. Ciò con l’obiettivo di spingere gli Stati a scegliere, in primo luogo, strumenti rimborsabili come forma di aiuto.

MISURE DI RICAPITALIZZAZIONE NEL QUADRO TEMPORANEO: LA PROROGA PRECEDENTE A GIUGNO 2021

Lo scorso 13 ottobre Bruxelles aveva già ufficialmente approvato la proroga del Temporary framework per sei mesi, fino al 30 giugno 2021, e l’estensione della parte finalizzata a consentire misure di ricapitalizzazione per ulteriori tre mesi, fino al 30 settembre 2021.

L’ampliamento delle applicazioni del quadro temporaneo è previsto per consentire agli Stati membri di contribuire anche ai costi fissi non coperti dalle entrate delle imprese.

La misura consente agli Stati membri di sostenere le imprese che subiscono un calo del fatturato durante il periodo ammissibile di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019 a causa della pandemia di coronavirus. Il sostegno contribuirà a coprire una parte dei costi fissi dei beneficiari che non sono coperti dalle loro entrate, fino a un importo massimo di 3 milioni di euro per impresa.

La decisione di sostenere queste aziende, contribuendo temporaneamente a coprire una parte dei loro costi, mira a prevenire il deterioramento del loro capitale, mantenere la loro attività commerciale e fornire loro una solida piattaforma per la ripresa.

C’è poi un terzo punto nella strategia della Commissione all’interno del quadro temporaneo, dedicato all’adeguamento delle condizioni relative alle misure di ricapitalizzazione, in particolare per quanto riguarda l’uscita dello Stato dalle imprese in cui questo era un azionista esistente prima della ricapitalizzazione.

Questa misura consentirebbe allo Stato di uscire dal capitale di tali imprese mediante una valutazione indipendente, ripristinando nel contempo la sua precedente partecipazione azionaria e mantenendo le misure di salvaguardia atte a preservare una concorrenza effettiva nel mercato unico.

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