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Fondi Ue: 2 mln di euro all’Emilia-Romagna per sviluppo sostenibile, lavoro e inclusione sociale.

Fondi Ue: 2 mln di euro all’Emilia-Romagna per sviluppo sostenibile, lavoro e inclusione sociale.

Sono stati approvati i programmi dei fondi strutturali 2021-2027. Le risorse stanziate superano i 2 miliardi di euro, con 780 milioni in più rispetto ai sette anni precedenti.

La programmazione dei Fondi europei per il 2021-2027 parte in Emilia Romagna, dai firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, dopo un confronto con gli Enti locali e con il partenariato economico-sociale.

La regione punta ad investire su:

  • Trasformazione ecologica e digitale;
  • Inclusione sociale;
  • Piena parità di genere;
  • Protagonismo delle nuove generazioni;
  • Attenuamento delle disuguaglianze territoriali.

I programmi potrebbero essere approvati dalla Commissione Europea già nei prossimi mesi.

Per entrambi i programmi la quota Ue è pari a 409.685.857 euro, a cui si aggiunge quella nazionale e regionale di 614.528.605 euro: dunque, 1.024.214.641 euro per ciascun fondo, per un totale di totale di 2.048.429.283 euro.

Per progetti green oriented, finalizzati alla lotta al cambiamento climatico, saranno stanziati 307 milioni di euro, quasi un terzo delle risorse Fesr.

All’occupazione giovanile e femminile, invece, saranno destinati il 50% di quelle delle risorse del Fse+, circa 502 milioni di euro, mentre almeno il 10% di tutti fondi dovrà coprire quei progetti che sono finalizzati al supporto dei territori più fragili.

Il Fondo FESR: cosa finanzia.

Le risorse che saranno indirizzate alla lotta al cambiamento climatico, ritroviamo questa ripartizione:

  • 530 milioni di euro a innovazione, ricerca e competitività;
  • 303 milioni a sostenibilità, decarbonizzazione, biodiversità e resilienza;
  • 40 milioni a mobilità sostenibile e qualità dell’aria;
  • 120 milioni ad attrattività, coesione e sviluppo territoriale;
  • 31,2 milioni sono riservati alla gestione del programma.

Il Fondo FSE+: cosa finanzia.

I 502 milioni delle risorse che saranno destinati all’occupazione giovanile e femminile, includeranno:

  • 340 mln di euro per l’occupazione giovanile;
  • 202 milioni per istruzione e formazione;
  • 288 milioni all’inclusione sociale.

Ammontano a 32,2 milioni di euro le risorse destinate alla gestione del programma.

Priorità previste dai due programmi.

Entrambi i programmi mettono in campo azioni che seguono le principali strategie europee e nazionali, attuando concretamente sul territorio dei progetti che seguono la politica di coesione, specialmente in allineamento con il PNRR.

I programmi condividono le seguenti priorità, che delineano nei bandi specifiche premialità:

  • L’attenzione al protagonismo delle nuove generazioni;
  • Il contrasto alle diseguaglianze di genere;
  • La piena partecipazione dell’intero territorio alla realizzazione degli obiettivi, incentivando il protagonismo delle comunità, comprese quelle più periferiche, per ricucire le diseguaglianze e generare uno sviluppo inclusivo;
  • La semplificazione delle procedure e degli adempimenti per l’accesso alle opportunità e ai servizi da parte di cittadini e imprese, come sancito dal Patto per la Semplificazione appena sottoscritto nell’ambito del Patto per il Lavoro e per il Clima.

Il 10% dei fondi sarà invece destinato alle aree interne e montane.

Fesr e Fse+ contribuiranno, inoltre, alla messa in atto di un piano di sviluppo territoriale che vede un percorso di integrazione, tra:

  • Le aree urbane, con le città capoluogo di provincia per la prima volta affiancate dalle città medie e dalle Unioni di Comuni più avanzate, Carpi con l’Unione Terre d’argine, Imola col suo circondario, l’Unione della Romagna faentina e l’Unione della Bassa Romagna);
  • Le aree interne e montane, estese anche a tutto il territorio dell’Appennino, da Rimini a Piacenza; aree queste ultime che godranno di una riserva Per quanto riguarda la costa emiliano-romagnola, l’asse del Po e la bassa pianura padana sono previsti degli interventi specifici di valorizzazione territoriale.

Infine, è inoltre inclusa una attività di sostegno a favore degli Enti locali che promuovano e mettano in atto strategie territoriali integrate ed interventi di sviluppo locale.

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