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Parco Agrisolare: decreto attuativo e avviso pubblico in arrivo.

Parco Agrisolare: decreto attuativo e avviso pubblico in arrivo.

Il progetto Parco Agrisolare potrebbe finalmente essere sul punto di avvio.

Il lavoro sul decreto attuativo è stato ultimato dal Ministero delle politiche agricole, sarà inoltre assegnata al GSE la gestione dell’iniziativa.

L’intenzione, confermata dal ministro Patuanelli, è quella di pubblicare l’invito a presentare proposte già a marzo di quest’anno. Si è svolto presso le Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato, un lungo intervento dedicato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), durante il quale Patuanelli ha esaminato lo stato d avanzamento degli interventi in carico al suo dicastero.

“Il PNRR rappresenta una grande occasione per la crescita del nostro Paese”, ha dichiarato il ministro. “Noi abbiamo cercato di lavorare implementando poche misure che possano incidere profondamente su questo mondo e […] che vadano a risolvere definitivamente quei problemi su cui insistiamo con le risorse del Piano”. 

Parco Agrisolare: il fotovoltaico in agricoltura.

Il progetto Parco Agrisolare fa parte del contesto del PNRR.

Questa iniziativa punta ad incentivare l’installazione di moduli fotovoltaici in agricoltura senza consumo del suolo.

In particolare, da progetto è prevista la solarizzazione degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Il fine dell’intervento è di riuscire a ricoprire di pannelli solari ben 4,3 milioni di metri quadrati. Una superficie che dovrebbe corrispondere a circa 430 MW di nuova capacità elettrica verde. 1,5 miliardi di euro sono le risorse investite da PNRR nel progetto.

Tuttavia, siamo ancora in attesa delle regole attuative.

È prossimo all’invio alla Conferenza Stato-Regioni il decreto ministeriale che definisce le modalità applicative della misura”, ha affermato Patuanelli. Il provvedimento conterrà le indicazioni rispetto alla massima spesa e potenza finanziabili, così come le tipologie di contributo in conto capitale per l’investimento. “Come ho detto sempre non vogliamo trasformare in aziende energetiche le aziende agricole ma dobbiamo dare un supporto al reddito degli agricoltori italiani. In un momento del costo dell’energia rappresenta una vera criticità di tutti i sistemi produttivi, l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da parte delle Pmi dell’agroalimentare italiano è un obiettivo che non possiamo assolutamente fallire”.

“Nel mese di marzo saremo in grado di pubblicare l’invito a presentare proposte per i programmi di investimento, nel pieno rispetto della scadenza fissata al primo trimestre del 2022”. 

Entro la fine del 2022, almeno il 30% delle risorse finanziarie assegnate a questo investimento verranno erogate ai beneficiari, per poi raggiungere il 100% entro la fine del 2024.

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