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Oggi Regioni, Stato e Comunità Europea sono sempre più sensibili a temi come la salvaguardia ambientale e la tutela delle risorse energetiche. Proprio per tale ragione sono molteplici i bandi e le iniziative che gli istituti pubblici attivano per sovvenzionare le imprese che intendo investire nell’efficienza energetica delle loro attività e dei loro cicli produttivi.

Prima di procedere con una breve panoramica delle principali normative e incentivi fiscali promulgati a livello nazionale e comunitario nell’anno 2022, è necessario dare una definizione di efficienza energetica, studiandone poi le principali criticità e vantaggi.

Cosa è l’efficienza energetica?

L’efficienza energetica consiste in un serie di interventi e operazioni che hanno come obiettivo quello di migliorare e ottimizzare l’utilizzo delle fonti energetiche a disposizione sia di privati sia d’imprese. Perciò i finanziamenti a supporto dell’efficienza energetica hanno lo scopo di incentivare i soggetti a ridurre le loro emissioni e a migliorare il loro rapporto tra energia impiegata e il rendimento ottenuto da questa.

Efficienza energetica: panorama nazionale e alcuni dati 

Il Rapporto Annuale dell’ENEA è l’analisi più importante a livello italiano che restituisce un quadro completo dei finanziamenti relativi all’efficienza energetica e dei risultati derivanti dalla loro applicazione.

L’edizione del 2021 del Rapporto mostra come siano stati circa 486 mila le iniziative di riqualificazione energetica intraprese e completate da aziende e privati. Tali attività hanno perciò consentito una riduzione annua totale di circa 1.362 GWh e la maggioranza delle azioni ha riguardato:

  • L’installazione di impianti di riscaldamento più efficienti;
  • La sostituzione delle finestre;
  • L’isolamento termico degli edifici;
  • Le schermature solari;
  • La riqualificazione globale degli immobili.

Più in generale i risparmi ottenuti dal 2011 al 2020 hanno consentito di raggiungere l’82% dell’obiettivo indicato nel Piano di Azione per l’Efficienza Energetica (PAEE), con una riduzione di 148.000 GWh all’ anno. Inoltre, il Rapporto evidenzia che il settore terziario ha ottenuto un efficientamento, derivante dal risparmio energetico, pari al 66,6%; l’industria ha ridotto di 38.260 GWh le sue amissioni (- 64,5%); e infine i trasporti hanno conseguito una riduzione del 41,6%.

Il DL Energia per promuovere l’efficienza energetica delle PMI italiane 

Come si ha già avuto modo di sottolineare, l’efficienza energetica non è qualcosa che concerne esclusivamente i privati ma è un obiettivo fondamentale che devono porsi le imprese e le istituzioni preposte ad incentivare tali politiche.

Difatti, negli ultimi vent’ anni, è aumentato l’impegno da parte degli enti pubblici nel promulgare bandi e finanziamenti a supporto delle aziende che implementano nelle loro attività iniziative atte a migliorare il consumo di risorse e fonti energetiche.

Tra le normative più recenti in materia di efficienza energetica vi è sicuramente quella promossa dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico): il DL Energia.

Tale provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° marzo 2022, riporta le questioni e le politiche più urgenti da adottare per:

  • Il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale;
  • Lo sviluppo delle energie rinnovabili;
  • Il rilancio delle politiche industriali.

Il piano stanzia quindi quasi 8 miliardi di euro e prevede diverse modalità di finanziamento: dall’istituzione del Fondo per l’autoconsumo da fonti rinnovabili al credito d’imposta per le imprese che intraprendono investimenti di efficientamento energetico.

Il DL Energia è certamente la normativa più importante del 2022 in materia, alla quale però seguono una serie di altri incentivi e bandi a livello regionale ed europeo.

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