Tempo di lettura: 5 minuti

Rilancimpresa Regione FVG – Presentazione delle domande fino al 25 febbraio 2022.

Rilancimpresa Regione FVG: quali saranno le attività finanziabili.

Questo bando prevede la concessione di incentivi in conto capitale a parziale copertura di interventi aventi ad oggetto nuovi insediamenti produttivi o nuove iniziative avanzate in ambito tecnologico oppure ampliamenti o programmi di riconversione produttiva di imprese già insediate.

Coloro che potranno beneficiare di queste agevolazioni sono le imprese insediate negli agglomerati industriali di competenza dei consorzi di sviluppo economico locale o ricadenti nelle aree dei distretti industriali, nonché nel territorio del Comune di Cividale del Friuli.

Tra le iniziative ammissibili ad incentivazione sono incluse anche la realizzazione di lavori edili; tuttavia, questi devono rispettare alcune caratteristiche tra cui l’essere sostenibili dal punto di vista economico-finanziario e localizzate presso una sede o unità locale negli agglomerati industriali della regione Friuli Venezia Giulia di competenza dei consorzi o ricadenti nelle aree dei distretti industriali, nonché nel territorio del comune di Cividale del Friuli, e comportare:

  • Un elevato impatto occupazionale;
  • Un aumento della capacità competitiva delle imprese e delle filiere di interesse regionale, anche con riferimento ai mercati esteri;
  • L’introduzione di nuovi prodotti e nuovi servizi, nonché di nuovi metodi per produrli distribuirli e usarli;
  • Il miglioramento delle performance ambientali dell’impresa quali:
    – L’ottimizzazione dei consumi energetici;
    – La riduzione del fabbisogno di energia primaria;
    – La limitazione delle emissioni inquinanti;
    – L’ottimizzazione del consumo di acqua;
    – La limitazione della produzione di rifiuti;
    – L’ottenimento di elevati livelli di salubrità del luogo di lavoro;
  • L’adozione di iniziative di responsabilità sociale di impresa che tengano conto dell’impatto dell’attività produttiva sul mercato, sul luogo di lavoro,
    sull’ambiente e sulla società nel suo complesso;
  • Il miglioramento degli standard di efficienza energetica conseguito mediante investimenti realizzati in proprio o tramite Energy Service Company.

1. Sono anche ammissibili a contributo gli investimenti iniziali per la creazione di un nuovo stabilimento, l’ampliamento e la riconversione produttiva di imprese già esistenti. In questo caso:
a. E’ ammissibile l’acquisizione di attivi appartenenti ad uno stabilimento che sia stato chiuso o che sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione a condizione che tale stabilimento sia oggetto di investimenti di cui sopra;
b. Vanno presi in considerazione i costi relativi all’acquisto di attivi da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente, alle normali condizioni di mercato, nel
rispetto del divieto generale di contribuzione.

2. Sono inoltre ammissibili ad incentivazione i progetti di tutela ambientale destinati all’attività produttiva esclusivamente per autoconsumo, che riguardino:
a. Investimenti a favore di misure di efficienza energetica;
b. Investimenti a favore della cogenerazione ad alto rendimento;
c. Investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili;
d. Investimenti in studi ambientali, compresi gli audit energetici.

Ai progetti di investimento di cui alle lettere a), b) e c) dovrà essere allegato uno studio ambientale, compreso l’audit energetico, con l’obiettivo di evidenziare il profilo di consumo energetico dell’impresa, individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico derivanti dall’investimento proposto, nel rispetto delle condizioni di ammissibilità previste dall’articolo 49 del GBER.

Un tecnico di comprovata esperienza, indipendente ed esterno all’impresa, dovrà sottoscrivere lo studio ambientale che dovrà contenere, per le imprese già in attività, lo studio dei consumi energetici delle annualità precedenti assieme all’analisi dettagliata degli interventi correttivi da attuare con l’investimento proposto.

Chi potrà beneficiare di Rilancimpresa.

Potranno accedere all’agevolazione:

  • Le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che operano nei settori della produzione e dei servizi, localizzate o che localizzano l’attività negli agglomerati industriali;
  • Le grandi imprese (GI), le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che operano nei settori della produzione e dei servizi localizzate o che localizzano
    l’attività negli agglomerati industriali, ricadenti nelle zone assistite di cui all’Allegato 4, a condizione che apportino un contributo finanziario pari
    almeno al 25% dei costi ammissibili, o attraverso risorse proprie o mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi sostegno pubblico.

I soggetti beneficiari devono:

  • Essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di sicurezza sul lavoro;
  • Avere una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall’omologo Registro delle imprese in caso di imprese non residenti nel territorio regionale;
  • Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure
    concorsuali, quali fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria;
  • Per coloro che operano sia nei settori esclusi sia in quelli che rientrano nel campo di applicazione del regolamento (UE) n. 1407/2013 e del GBER,
    garantire, tramite mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficiano
    degli aiuti concessi ai sensi del presente regolamento.

Saranno escluse dagli incentivi concessi da Rilancimpresa:
a) Le imprese in difficoltà;
b) Le imprese escluse dall’applicazione del regolamento (UE) n. 1407/2013 e dal GBER;
c) Le imprese che rientrano nei casi di esclusione previsti dai regolamenti dei consorzi o dai piani regolatori dei Comuni nei territori di propria competenza;
d) Le imprese destinatarie di sanzioni interdittive;
e) Le imprese che si trovano nelle condizioni ostative alla concessione del contributo previste dalla vigente normativa antimafia.

Tipologia di spese ammesse in Rilancimpresa.

1. Disposizioni concernenti i nuovi insediamenti produttivi, programmi di ampliamento o riconversione produttiva;

2. Spese ammissibili e condizioni di ammissibilità in zone diverse da quelle assistite a finalità regionale;

3. Spese ammissibili in regime de minimis;

4. Spese ammissibili per investimenti in efficienza energetica;

5. Spese ammissibili per investimenti a favore della cogenerazione ad alto rendimento;

6. Spese ammissibili per investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili;

7. Spese ammissibili per studi ambientali;

Per tutte le tipologie di intervento non sono in ogni caso ammesse le spese relative a:

  • Strumenti ed attrezzature non strettamente funzionali alla realizzazione del progetto, acquisto di arredi;
  • Operazioni di lease-back;
  • Scorte;
  • Beni o materiali usati;
  • Consulenze economico-finanziarie, servizi di contabilità o revisione contabile, consulenze legali continuative o periodiche legate a costi di esercizio ordinari dell’impresa;
  • Canoni di manutenzione e assistenza;
  • Garanzie fornite da istituti bancari, assicurativi o finanziari;
  • Spese accessorie quali valori bollati e altre imposte e tasse, interessi debitori, aggi, spese, perdite di cambio ed altri oneri meramente finanziari;
  • L’imposta sul valore aggiunto;
  • Per gli investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili non sono ammissibili i costi non direttamente connessi al conseguimento di un livello più elevato di tutela dell’ambiente;
  • Certificazione di qualità, omologazione ed attestazioni di conformità, registrazione dei brevetti.

Per ogni tipologia di intervento il beneficiario di Rilancimpresa dovrà rispettare determinate condizioni specificate in dettaglio nel bando.

Per conoscere i dettagli, contatta Golden Group.

Il costo totale del piano di investimento dovrà essere almeno pari a 1.000.000di euro per le grandi imprese e 500.000 euro per le MPMI.

Rilancimpresa: tipologia di sovvenzione.

Entro 60 giorni dalla data della ricezione della relativa richiesta subordinata alla presentazione di una fidejussione bancaria o una polizza assicurativa di importo almeno pari alla somma da erogare, potranno essere erogati incentivi in via anticipata, nella misura massima del 70% dell’importo concesso.

Tempistiche di presentazione delle domande per Rilancimpresa.

Coloro che vorranno beneficiare di Rilancimpresa dovranno avviare l’iniziativa in data successiva a quella di presentazione della domanda. L’iniziativa potrà avere una durata massima di 36 mesi decorrenti dalla data di avvio effettivo dei lavori fino alla data di conclusione degli stessi.

Coloro che vorranno presentare domanda, potranno farlo entro le ore 16.00 del 25 febbraio 2022.

Qualora si verificasse una parità di punteggio, sarà presa in considerazione la domanda che prevede l’importo più elevato della spesa ammissibile ad incentivazione; in caso di ulteriore parità le domande saranno classificate seguendo l’ordine cronologico di presentazione.

Per conoscere ulteriori dettagli di Rilancimpresa e scoprire tutti i bandi attivi, contatta Golden Group o resta aggiornato sul nostro blog!

Condividi su :