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Super e iper ammortamento: il viceministro Pichetto Fratin prevede un restyling degli incentivi.

Super e iper ammortamento.

Potrebbe essere previsto, nella prossima Legge di Bilancio, un restyling complessivo del sistema degli incentivi. Ad oggi, risultano essere troppo numerosi e talvlta dotati di poche risorse. Ad anticipare lo scenario è stato Gilberto Pichetto Fratin, viceministro allo Sviluppo Economico .

Due saranno le direttrici di questo restyling: gli “incentivi per stimolare l’economia” e i “bonus a ristoro”.

L’obiettivo è quello di abbandonare l’ottica emergenziale e ripartire da nuove e reali politiche industriali.

Pichetto per il ritorno di super e iper ammortamento.

“Bisogna tornare –  ha affermato il viceministro – a meccanismi che escano dal sistema puro e semplice delle Entrate. Penso, ad esempio, al sistema degli ammortamenti, iper e super, che pur avendo effetto sulla dichiarazione fiscale, sono strumenti più puntuali per le imprese”.

Su super e iper ammortamento, spiega il ministro, “è in corso una valutazione tra ministeri e a livello di governo. Io vedo molto bene il ritorno a iper e super ammortamento, perché stimolano gli investimenti più produttivi; il credito d’imposta invece è un’agevolazione ombrello, universale: ricade su tutti”.

A chi crede che il sistema della maggiorazione degli ammortamenti finirebbe col premiare solo chi fa utili, Pichetto risponde che non è così, perché “va rivisitato l’intero sistema degli incentivi” consentendo alle imprese “di fare programmazioni pluriennali” e non su base mensile, come è stato in questo periodo di emergenza.

Quanto ai crediti d’imposta per ricerca e sviluppo, questi “rappresentano la grande sfida del paese. Sono punti fermi del Pnrr, perché il salto di qualità che dobbiamo fare è sui brevetti, sulla formazione, sul capitale umano. Il meccanismo del credito d’imposta in questo caso funziona benissimo”.

La Sabatini e la quota unica?

Sulla Nuova Sabatini, la cui meccanica ha subito un potenziamento, concentrando l’erogazione del beneficio in un’unica rata per tutti da quest’anno, Pichetto spiega che non è in discussione, ma “si tratta di capire se vogliamo mantenere il rimborso totale del contributo in conto interessi anticipato in un’unica soluzione o se vogliamo ritornare al meccanismo precedente che spalmava il contributo su più esercizi”.

Pichetto ne ha anche affrontato un’analisi sull’efficacia, spiegando che gli effetti dell’incentivo “oggi si vedono meno per via dei bassi tassi d’interesse, ma con la ripresa dell’inflazione credo resti un’agevolazione preziosa”.

Da decifrare il senso di questa affermazione, dal momento che il contributo è in misura percentuale fissa e non dipende dai tassi di interesse del finanziamento a cui si applicano.

Altri incentivi.

Nell’intervista il viceministro ha anche dichiarato che è fondamentale proseguire gli investimenti sul sistema delle garanzie a sostegno del credito, affermando che i voucher per i Temporary Export Manager e per la digitalizzazione delle PMI “hanno un senso e vanno confermati”.

Il superbonus potrebbe ricevere una spinta per arrivare a fine 2023, ma il costo è elevato per immaginarlo come incentivo strutturale. Proseguirà, con un focus sull’elettrico, anche l’ecobonus per le auto.

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