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DECRETO APRILE: COSA EMERGE DALL’AUDIZIONE DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE DI IERI?

Rendere salde le misure già in vigore del Cura Italia, rendendole più stabili e prolungandole nel tempo. Questo a obiettivo del nuovo Decreto su cui sta lavorando il governo in questi giorni. Stiamo parlando de

“il più consistente intervento economico della storia italiana “

usando le parole del Ministro Gualtieri, che interessa uno scostamento di 55 miliardi di euro riguardo l’indebitamento maggiore di quest’anno e di 5 per l’interno anno 2021, al netto dei maggiori oneri sul debito pubblico.

La necessità della manovra è sostenuta dal suo valore, giustificandolo con le stesse parole del ministro:

” (il Decreto) servirà a sostenere le famiglie, le imprese, il sistema sanitario e proteggere il tessuto produttivo del paese in questo momento difficile garantendo liquidità e favorendo la capitalizzazione delle imprese. Un intervento poderoso per far sentire a tutti gli italiani che lo Stato è al loro fianco”.

E PER IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE? 

Una serie di interventi momentanei, successivamente inseriti nella strategia pluriennale che sarà compiutamente definita nel PNR:

In primo luogo sarà applicato un incremento nello stanziamento per il credito di imposta concesso alle imprese per provvedere alla sanificazione di strumenti e ambienti lavorativi o per l’acquisto necessari alla tutela della salute dei lavoratori.

In seconda istanza, vi sarà una esenzione dell’IVA per tutto l’anno in corso su l’acquisto dispositivi e presidi sanitari volti alla protezione individuale (valido sia per i singoli cittadini sia per le imprese). Ciò, sfruttando tutto lo spazio di manovrabilità delle aliquote concesso in via straordinaria dalla Commissione europea.

Inoltre, si prevede un pacchetto di interventi a sostegno del tessuto imprenditoriale. Questo sarà rafforzato da forme ben mirate di misure di sostegno a fondo perduto per chi è entrato in collisione con la forza devastante di questa crisi.

INTERVENTI MIRATI

Attraverso l’impiego di alcuni interventi mirati sarà possibile intervenire su alcune delle carenze strutturali dell’economia del paese. Ne costituisce un valido esempio la bassissima patrimonializzazione delle imprese. Al via di analisi alcune azioni volta a garantire un irrobustimento patrimoniale delle imprese volto ad attenuare le perdite provenienti dalla crisi e per pensare ad una crescita in linea con le analisi fatte assieme agli altri paesi dell’unione.

La stessa Commissione Europea ha dato il via all’analisi di un adeguamento al Quadro Temporaneo a garanzia di una maggiore flessibilità per interventi di questo genere.

 INNOVAZIONE

A quanto emerge dall’incontro in questione si cercherà di massimizzare il già esistente piano Green Innovation Deal, con un potenziamento della sanità, ma soprattutto attraverso un progressivo processo di digitalizzazione dell’economia, sempre più presente ed efficace in settori come quello educativo e del lavoro.

Saranno inoltre stimolati gli investimenti come l‘intervento sui vincoli amministrativi e burocratici, nella interazione tra settore produttivo e Pubblica Amministrazione.

 12 miliardi – l’importo preordinato per assicurare a imprese e ai professionisti la riscossione dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni per forniture, appalti e prestazioni professionali. Ciò attraverso anticipazioni Cassa Depositi e Prestiti in favore di regioni, province, città metropolitane, comuni ed enti del servizio sanitario nazionale.

LA MOLE DELL’INTERVENTO

3,3% del PIL, questa la mole dell’intervento per il 2020. Sommato al Decreto Cura Italia conduce al 4,5% del PIL il sostegno complessivo all’economia del paese, a cui aggiungere il 40% del PIL di garanzie. Sul saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, in termini di competenza e in termini di cassa, gli effetti del decreto ammontano:

  • Per il 2020: 155 miliardi di Euro , a cui si sommano i 25 miliari del Cura Italia
  • Per il 2121: 25 miliardi di Euro

Inoltre, viene inclusa l’eliminazione degli aumenti dell’IVA e delle accise previsti per i prossimi anni, per rafforzare credibilità e trasparenza della finanza pubblica.

E PER QUANTO RIGUARDA LE MISURE ESISTENTI?

Il Governo prevede:

  • Rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e degli strumenti di supporto al reddito già in vigore.
  • L’indennità per il lavoro autonomo, che finora è stato ricevuto da 3,5 milioni di persone, sarà rinnovato e incrementato, con una revisione delle procedure che renda rapidissima l’erogazione della prossima tranche.
  • Creazione di un uovo strumento temporaneo a supporto di: famiglie senza reddito, pensioni o sussidi pubblici e oggi si trovano in difficoltà economiche.
  • Proroga di due mesi della Naspi per coloro che hanno il sussidio di disoccupazione in scadenza.
  • Indennizzo a favore di colf e badanti che, a causa dell’emergenza, non hanno potuto lavorare in questo periodo.
  • Riguardo le misure fiscali, saranno riproposte le sospensioni, semplificazioni e agevolazioni già disposte finora.
  • Rinvio di alcuni adempimenti, come quelli amministrativi in materia di accisa e quelli attualmente previsti per l’installazione dei dispositivi necessari alla trasmissione telematica dei corrispettivi.
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