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Contributi a fondo perduto Lombardia: il comune di Bergamo sostiene le PMI del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato.

Quali sono le attività finanziabili dai contributi a fondo perduto Lombardia?

Il Comune di Bergamo, assieme alla Regione Lombardia, mira a incentivare e sostenere la ripartenza delle attività economiche e l’avvio di nuove attività nel “Distretto Urbano del Commercio di Bergamo”. L’obiettivo è quello di garantire degli standard di sicurezza e protezione dei lavoratori e dei consumatori più elevati, riqualificare l’attività e adottare modalità alternative di organizzazione delle vendite, tramite l’utilizzo di strumenti innovativi e digitali, che si allineino al mutato contesto in cui operano le imprese.

I contributi a fondo perduto Lombardia ammettono i seguenti interventi:

  • Avvio di nuove attività del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato all’interno di spazi sfitti o in disuso, anche sfruttando le
    possibilità di utilizzo temporaneo consentito dalla l.r. 18/2019, oppure subentro di un nuovo titolare presso una attività esistente, incluso il passaggio generazionale tra imprenditori della stessa famiglia;
  • Rilancio di attività già esistenti del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato;
  • Adeguamento strutturale, organizzativo e operativo dell’attività alle nuove esigenze di sicurezza e protezione della collettività e dei singoli consumatori;
  • Organizzazione di servizi di logistica, trasporto e consegna a domicilio e di vendita online;
  • Accesso, collegamento e integrazione dell’impresa con infrastrutture e servizi comuni offerti dal Distretto o compartecipazione alla realizzazione di tali
    infrastrutture e servizi comuni.

Tali interventi dovranno coinvolgere un’unità locale con sede nel perimetro del territorio del Distretto del Commercio.

Chi può beneficiare dei contributi a fondo perduto Lombardia?

Soggetti beneficiari del contributo saranno le micro, piccole o medie imprese del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato (singole, in partenariato o costituite in Rete di Imprese), aventi sede all’interno del “Distretto Urbano del Commercio di Bergamo”.

I requisiti da soddisfare per essere ammessi all’agevolazione sono:

  • Essere MPMI ai sensi dell’allegato 1 del Reg. UE n. 651/2014;
  • Essere iscritte al Registro delle Imprese e risultare attive;
  • Disporre di una unità locale collocata all’interno dell’ambito territoriale del Distretto del Commercio che soddisfi almeno una delle seguenti condizioni:

– Svolgere attività di ristorazione, somministrazione o vendita diretta al dettaglio di beni o servizi, con vetrina su strada o situata al piano terreno degli edifici;
– Fornire servizi tecnologici innovativi di logistica, trasporto e consegna a domicilio alle imprese del commercio, della ristorazione, del terziario e
dell’artigianato che coprano in tutto o in parte il territorio del Distretto del Commercio;
– Non avere alcuno dei soggetti per il quale sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione;
Per conoscere le altre condizioni, contattaci.

Sono, inoltre, ammissibili aspiranti imprenditori che vadano a soddisfare i seguenti requisiti:

  • Non avere cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia);
  • Avviare, prima della presentazione della domanda di contributo, una attività economica che soddisfi i requisiti sopra previsti.

Sono escluse dal bando le imprese che svolgono, nell’unità locale presso cui vengono realizzati gli interventi oggetto di contributo, attività primaria, risultante dalla visura camerale, di cui ai seguenti codici ATECO:
– 92.00 Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco
– 92.00.02 Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone
– 92.00.09 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse

Le MPMI che hanno fatto domanda a valere sul primo bando citato in premessa, possono parteciparvi presentando nuove spese (fatture) diverse da quelle finanziate dal primo bando o da altri bandi pubblici o privati.

Quali sono le spese ammesse?

Risultano ammissibili spese in conto capitale e spese di parte corrente, e per le quali, se necessario, sia stato richiesto o rilasciato il nulla osta/autorizzazione da parte del Comune di localizzazione o in forza di altro titolo autorizzatorio (SCIA, CILA, ecc.):

Per la lista completa e per conoscere le spese non ammissibili, contattaci.

Tipo di sovvenzione.

L’aiuto è concesso come agevolazione a fondo perduto, a fronte di un budget di spesa liberamente composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente. Il contributo previsto, per le domande ammissibili, sarà pari al 50% della spesa ammissibile totale (in conto capitale e di parte corrente) al netto di IVA, e in ogni caso non superiore all’importo delle spese in conto capitale, sino ad un massimo complessivo per ciascun operatore pari a € 5.000,00.
L’investimento minimo ammissibile è di € 1.000,00.

Cumulabilità. È fatto divieto di cumulo degli aiuti con altri aiuti concessi in ambito locale, regionale o statale per le stesse spese ammissibili.
Ogni impresa potrà presentare una sola domanda per unità locale.

Le domande devono essere presentate entro le ore 12.00 del 30 Settembre 2021.

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