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Il Patent Box è sicuramente un argomento “caldo”: aziende del calibro di Ferrari, Pirelli e Findus hanno già colto l’opportunità di avere questo regime di tassazione agevolata, con benefici fiscali concreti. Cos’è, a cosa serve e come può aiutare la tua impresa?

Il Patent Box è un regime di agevolazione fiscale opzionale dedicato ai redditi che derivano dall’utilizzo di opere di ingegno: software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili. Il know-how viene quindi tutelato in quanto patrimonio aziendale di conoscenze tecniche e pratiche.

Il regime è stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2015, è stato rivisto prima dalla Legge di Stabilità 2016 e poi dal decreto del 28 Novembre 2017. L’opzione esercitata per i primi due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014 può avere ad oggetto i marchi d’impresa, inclusi i marchi collettivi, siano essi registrati o in corso di registrazione. Dal 2017, invece, i marchi sono stati esclusi da questo regime opzionale.

Obiettivo del Patent Box

L’obiettivo di questo regime è rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine. Incentiva infatti la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti in paesi stranieri da imprese italiane o estere e, al contempo, incentiva il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la ricollocazione.

Si tratta di una misura analoga a quelle introdotte in altri Stati membri dell’Unione Europea (Belgio, Francia, Gran Bretagna, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna). Inoltre, il Patent Box è conforme ai principi elaborati in ambito OCSE con riferimento alla disciplina fiscale per la tassazione dei proventi derivanti dall’utilizzo dei beni immateriali.

I beneficiari del Patent Box

Chi sono i destinatari? Tutti i soggetti titolari di redditi d’impresa residenti in Italia, sia nel caso di utilizzo diretto dei beni immateriali sia nel caso di loro concessione in uso a terzi. Insomma, ditte individuali, società di persone e capitali, enti pubblici e privati commerciali. La dimensione e la forma giuridica della vostra azienda non sono quindi discriminanti per l’agevolazione.

Sono invece esclusi i lavoratori autonomi, i soggetti che determinano il reddito secondo criteri forfettari, le società in amministrazione straordinaria, in liquidazione e fallite.

I requisiti del Patent Box

Il fattore rilevante per accedere all’agevolazione è che la vostra azienda svolga attività di ricerca e sviluppo. Questa caratteristica è richiesta dall’OCSE (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ed è recepita dalla normativa italiana come substantial activity: i benefici sono concessi a chi effettivamente svolge attività di R&D, una condizione necessaria per accedere al Patent Box.

Un altro requisito fondamentale per accedere all’agevolazione è avere sistemi di “tracking & tracing” per monitorare costi e ricavi. Un sistema di rilevazione delle spese e dei redditi, contabili ed extra contabili, che dimostrino il collegamento tra le attività di Ricerca & Sviluppo e i beni immateriali, nonché tra questi ultimi e il relativo reddito generato (quindi agevolabile).

I vantaggi del Patent Box

Il beneficio principale di questo regime è l’esenzione parziale dei redditi derivanti dalla concessione in uso o dall’utilizzazione diretta di proprietà intellettuale qualificata, nella misura del:

  • 30% per l’esercizio 2015
  • 40% per l’esercizio 2016
  • 50% per l’esercizio 2017 in avanti

La detrazione dall’imponibile vale sia ai fini delle imposte sul reddito (IRPEF, IRES) che dell’IRAP.

La situazione a oggi

Sul totale delle istanze Patent Box presentate nel 2015, sulle quali abbiamo dati misurati, il 57% sono decadute per la mancata presentazione della documentazione richiesta. Quelle rigettate perché prive dei requisiti sono state l’1%. Insomma, solo il 42% delle domande è stata ammessa. Si capisce molto bene quanto sia importante preparare e presentare la documentazione richiesta nei tempi previsti.

Il 56% delle istanze sono state presentate da PMI con un fatturato pari o superiore ai 45 milioni di euro. Le domande fatte nel 2015 hanno riguardato i marchi (41%), il know how (20%), i brevetti (19%), i disegni (12%) e le soluzioni software (8%). Nel 2016 sono cresciute molto le istanze sui software, arrivate al 15%.

Dai dati si capisce molto bene quanto sia importante essere preparati per cogliere le opportunità offerte dal regime di Patent Box. Non serve essere Ferrari o Pirelli, che hanno uffici dedicati per queste attività. La tua azienda può avere il supporto dei nostri professionisti per essere informata e preparare la documentazione richiesta. Abbiamo un obiettivo comune: farvi essere tra le aziende ammesse al regime agevolato.

 

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