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Previsto aumento delle aliquote e sconto in fattura per famiglie meno abbienti

Il governo è al lavoro sulla bozza del prossimo Decreto Maggio, all’interno del quale spicca l’Ecobonus per l’edilizia privata, misura che dovrebbe partire dal 1° luglio, per poi restare attiva fino al termine del 2021, anche se in Parlamento non manca chi vorrebbe estenderla da subito fino al 2022. Si parla di un incremento sostanziale del credito d’imposta, il quale passerebbe dal 65% al 110%, così da favorire la ripartenza economica post-quarantena.

Interventi ammessi

Sarà possibile usufruire dell’ecobonus per numerosi interventi, tra i quali:

  • riqualificazione energetica degli edifici
  • installazione di impianti fotovoltaici e di riscaldamento
  • adeguamento sismico
  • ristrutturazione di case e palazzi
  • rifacimento degli infissi

Funzionamento del bonus

Aumento delle aliquote

A fronte delle spese sostenute per gli interventi qui sopra elencati, le famiglie riceveranno, al momento della dichiarazione dei redditi, una detrazione del 110%, dunque superiore a quanto inizialmente investito. Essa sarà utilizzabile in compensazione in cinque quote annue dello stesso importo.

Sconto in fattura

Pensato per le famiglie con scarsa liquidità e dunque impossibilitate ad investire ingenti somme per lavori edili, lo sconto in fattura, che sarà del 100%, sarà attuabile cedendo la detrazione fiscale all’impresa responsabile degli interventi sull’immobile.

Come funziona per le imprese

Le imprese a loro volta potranno o cedere la detrazione a terzi, così da recuperare in tempi brevi la liquidità, oppure utilizzarla in compensazione in cinque quote annue. Sarà inoltre permessa la cessione del credito d’imposta alle banche, così da renderne più agevole la circolazione e di riflesso il recupero delle somme investite da parte delle imprese.

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