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VIA LIBERA DI BRUXELLES ALLE MISURE ITALIANE

 UN AIUTO PER RIMBORSARE LE SPESE DELLA CRISI

La Commissione Europea ha dato via libera alle misure varate dal Governo Italiano per far fronte all’emergenza sanitaria. Stiamo parlando di 403 milioni di euro elargiti dallo stato per rimborsare le spese sostenute dalle imprese per le misure di protezione sul posto di lavoro e la riduzione del rischio di contagio.

QUALI AZIENDE SONO COINVOLTE?

Gli aiuti approvati dalla Commissione, compresi nel quadro temporaneo degli aiuti di Stato, non sono rivolti a tutte le aziende. Possono sì accedervi aziende di ogni settore e grandezza, ma vengono escluse quelle appartenenti al settore finanziario. Tutelare la salute dei lavoratori garantendo la continuità della produzione: è questo  la filosofia che spinge gli aiuti messi in campo.

PORTATA DELLA MISURA AL 100%

Rimborso al 100% dei costi sostenuti spetta alle aziende che hanno acquisto di dispositivi e attrezzature di protezione individuale. Ciò in maniera conforme alle misure per la sicurezza introdotte a marzo 2020 dal governo italiano.

Gli strumenti acquistati comprendono:

  •  attrezzature per il distanziamento e costi di installazione;
  • dispositivi elettronici e sensoristica per il distanziamento;
  • apparecchiature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori rispetto agli utenti esterni e rispetto ai fornitori;
  • dispositivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro;
  • dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale.

IMPORTO MINIMO E MASSIMO DELLA SPESA

Ecco gli importi corrispettivi al volume dell’azienda:

  • 500 euro: minimo di spesa sostenuta
  • 15.000 euro: massimo della spesa per aziende con max 9 dipendenti,
  • 50.000 euro per le imprese che vanno dai 10 ai 50 dipendenti,
  • 100.000 euro per le imprese con oltre 50 dipendenti.

RIMBORSI E SETTORI:

Per la Commissione europea il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel Temporary framework. Riguardo ai settori presi in considerazione, rientrano i sostegni a :

  • 100.000 euro: massimo rimborso spettante ad un’ impresa attiva nella produzione primaria di prodotti agricoli
  • 120.000 euro: rimborso massimo per un’impresa attiva nel settore della pesca e dell’acquacoltura
  • 800.000 euro per impresa attiva in altri settori

il regime durerà fino al 31 dicembre 2020.

Secondo la Commissione, quindi, si tratta di una misura “necessaria, opportuna e proporzionata” per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro.

La gestione del Bando sarà affidata ad INVITALIA.

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