Resto al Sud: arrivano gli incentivi al commercio e alle isole minori del Centro-Nord.
Resto al Sud: estesi gli incentivi al commercio e alle isole minori del Centro-Nord.
Buone nuove per gli imprenditori under 56 che vedranno esteso l’incentivo Resto al Sud, già attivo nelle regioni del Mezzogiorno e in alcune aree del Centro Italia, che hanno subito i danni dei terremoti del 2016 e 2017.
L’ampliamento dell’incentivo copre nuovi settori di applicazione e aree geografiche: a stabilirlo è l’articolo 13 della Legge 9 novembre 2021, n. 156 (legge di conversione con modificazioni del Decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121).
L’obiettivo dell’apertura al commercio è quello di estendere notevolmente il bacino dei potenziali beneficiari, come precedentemente avvenuto con l’allargamento della misura ai liberi professionisti.
Di seguito la lista delle isole del Centro-Nord alle quali sono stati estesi gli incentivi:
Isole minori marine:
- Campo nell’Elba
- Capoliveri
- Capraia
- Giglio
- Marciana
- Marciana Marina
- Ponza
- Porto Azzurro
- Portoferraio
- Portovenere
- Rio
- Ventotene
Isole lagunari e lacustri:
- Isole della laguna veneta: Lido, Murano, Pellestrina, Burano, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Vignole, Torcello, San Giorgio, San Michele, San Clemente, San Francesco del Deserto, Marzobetto, San Lazzaro degli Armeni
- Isole della laguna di Grado: Isola di Grado, Isola di Santa Maria di Barbana, Isola di Morgo
- Isole del lago d’Iseo: Monte Isola
- Isole del lago di Garda
- Comacina (lago di Como)
- Isola d’Orta – San Giulio
- Isole del lago Trasimeno: Isola Maggiore e Isola Polvese
- Isole Borromee: Isola Superiore, Isola Bella, Isola Madre, Isola San Giovanni
Resto al sud: di cosa si tratta.
Resto al Sud punta a supportare la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali:
- In Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia;
- Nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria);
- Nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Potranno beneficiare dell’incentivo coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.
Ammontano ad 1 miliardo e 250 milioni di euro le risorse stanziate a cui potranno avere accesso i beneficiari della misura.
La valutazione delle domande avverrà in base all’ordine cronologico di arrivo; non ci saranno bandi, scadenze o graduatorie.
Resto al sud: cosa finanzierà.
Attraverso Resto al sud, saranno finanziabili:
- Attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
- Fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- Turismo;
- Commercio;
- Attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).
Non sono incluse nella presente lista le attività agricole.
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, ogni richiedente avrà a disposizione un finanziamento massimo di 50.000 euro, estendibile fino a 200.000 euro nel caso in cui la società sia composta da quattro soci. Il massimo del finanziamento è di 60.000 mila euro per le imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente.
Inoltre è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto a sostegno del capitale circolante:
- 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale;
- fino a un massimo di 40.000 euro per le società
Il contributo sarà erogato a conclusione del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Quali saranno le spese finanziabili?
Sono ammissibili le seguenti spese:
- Ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
- Macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
- Programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
- Spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.
Non sono ammissibili:
- Spese di progettazione e promozionali;
- Spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili ripartendosi in questo modo:
- 50% di contributo a fondo perduto
- 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
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