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Superbonus hotel 80% e fondo garanzia per le Pmi: la bozza Decreto Turismo.

Superbonus 80% e contributi a fondo perduto per gli alberghiagriturismi e strutture ricettive che effettueranno interventi di ristrutturazione.

Quali sono le agevolazioni previste?

1. Contributo a fondo perduto e credito d’imposta per le imprese turistiche.

Per migliorare la qualità dell’offerta ricettiva in accordo con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR misura 4.2.1), a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 dicembre 2024, sarà riconosciuto un credito di imposta nella misura dell’80% delle spese ammissibili sostenute, per i seguenti soggetti:

  • Imprese alberghiere;
  • Strutture che svolgono attività agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96 e dalle pertinenti norme regionali;
  • Strutture ricettive all’aria aperta;
  • Imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici.

In relazione alle spese sostenute, sono compresi i seguenti interventi:

  • Interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica;
  • Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, in conformità alla legge 9 gennaio 1989, n. 13, e al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236;
  • Interventi edilizi di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b), c) e d), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 funzionali alla realizzazione degli interventi di cui alle lettere a) e b);
  • Realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, relativi alle strutture di cui all’articolo 3 della legge 24 ottobre 2000, n. 323;
  • Spese per la digitalizzazione previste dall’articolo 9, comma 2, del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106.

Per i medesimi interventi e soggetti beneficiari, è inoltre riconosciuto un contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a 40.000 euro fruibile anche indipendentemente dal credito di imposta di cui sopra.

Il contributo può essere aumentato, anche cumulativamente, come riportato:

  • Fino ad ulteriori 30.000 euro, qualora l’intervento preveda una quota di spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento;
  • Fino ad ulteriori 20.000 euro, qualora l’impresa o la società abbia i requisiti previsti dall’articolo 53 del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, per l’imprenditoria femminile, per le società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al 60% da giovani, le società di capitali le cui quote di partecipazione sono possedute in misura non inferiore ai due terzi da giovani e i cui organi di amministrazione sono costituiti per almeno i due terzi da giovani, e le imprese individuali gestite da giovani, che operano nel settore del turismo. Per giovani si intendono le persone con età compresa tra i 18 anni e 35 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda;
  • Fino ad ulteriori 10.000 euro, per le imprese la cui sede operativa è ubicata nei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

2. Garanzie per i finanziamenti nel settore turistico.

Per l’attuazione della linea progettuale “Sostegno alla nascita e al consolidamento delle PMI del turismo (Sezione speciale “turismo” del Fondo di Garanzia per le PMI”), Misura M1C3, investimento 4.2.4, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell’ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, è istituita una “Sezione Speciale Turismo” per la concessione di garanzie ai soggetti di cui all’articolo 1, comma 4, con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2021, 58 milioni di euro per l’anno 2022, 100 milioni di euro per l’anno 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

La concessione di garanzie sui finanziamenti erogati deve rispettare le disposizioni nazionali e unionali che regolano il meccanismo di funzionamento del fondo, in particolare richiamando la decisione C(2010)4505 del 6 luglio 2010 della Commissione Europea e il regolamento (UE) n. 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea ed è disposta in conformità alla misura M1C3 4.2.4 del PNRR.

3. Fondo rotativo imprese (FRI) per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo.

Saranno concessi ai soggetti che ottengano i finanziamenti, contributi diretti alla spesa per gli interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale di importo non inferiore a 500.000 euro e non superiore a 10 milioni di euro realizzati entro il 31 dicembre 2025, per l’attuazione della linea progettuale “Fondo rotativo imprese (FRI ) per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo”, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il contributo diretto alla spesa, nella misura massima del 35 per cento delle spese e dei costi ammissibili, viene corrisposto nel limite di spesa complessivo di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, con una riserva del 50% dedicata agli interventi a sostegno degli investimenti di riqualificazione energetica e innovazione digitale. Tali interventi, devono risultare conformi alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e non andare nella direzione opposta degli obiettivi ambientali ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento UE n. 2020/852.

4. Credito d’imposta per la digitalizzazione di agenzie di viaggio e tour operator.

Alle agenzie di viaggi e ai tour operator con specifici codici ATECO, viene riconosciuto un contributo fruibile come credito d’imposta nella misura del 50% dei costi sostenuti per investimenti e attività di sviluppo, fino ad un massimo importo cumulato di 25 mila euro, nel limite di spesa complessivo di 18 milioni di euro per l’anno 2022, 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 60 milioni di euro per l’anno 2025.

Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive.

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