bando ripartenza

Bando Ripartenza: il comune di Lecco sostiene le MPMI nel 2022

Bando Ripartenza: il comune di Lecco sostiene le MPMI

Bando Ripartenza: attività finanziabili.

Il Comune di Lecco punta a supportare le micro, piccole o medie imprese del commercio, della ristorazione, del terziario, dell’artigianato e le strutture ricettive con e senza partita IVA, comprese le società cooperative sociali, aventi sede legale e operativa a Lecco, che a causa dell’emergenza da COVID-19 e in ottemperanza alle normative, hanno dovuto sospendere la propria attività subendo una conseguente riduzione del proprio fatturato.

Chi potrà beneficiare del Bando Ripartenza.

Potranno accedere al contributo comunale le micro, piccole o medie imprese del commercio, della ristorazione, del terziario, dell’artigianato e le strutture ricettive con e senza partita IVA, comprese le società cooperative sociali, che, alla data di emanazione dell'avviso, siano titolari di un’attività risultante dall’iscrizione al registro delle imprese.
Potranno accedere al Bando Ripartenza le imprese, a pena di esclusione, che:

  • Si impegnano ad attivare progetti per favorire la ripartenza economica, occupazionale e sociale nel territorio comunale di Lecco, in collaborazione
    con almeno altri due soggetti di cui almeno 1 no profit;
  • Non abbiano ricevuto in forma singola/associata/aggregata contributi comunali, conseguenti a bandi emessi dalla Amministrazione Comunale.
    I richiedenti devono, in relazione alla loro natura giuridica, essere in possesso dei seguenti requisiti:
    - Avere la sede legale e operativa nel Comune di Lecco ed iscrizione al Registro Imprese attiva, non temporaneamente sospesa, ed effettivamente operante al momento della presentazione della domanda di contributo;
    - Non sospendere o chiudere l’attività nei 6 mesi seguenti l’erogazione del contributo a pena di restituzione di quanto ricevuto (escluso eventuali
    restrizioni COVID);
    - Essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale e assicurativa come attestato dal DURC;
    - Avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza i poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistono cause di divieto, di
    decadenza, di sospensione previste;
    - Non essere sottoposte a procedure concorsuali o di liquidazione o essere in stato di fallimento;
    - Non essere in contenzioso con il Comune di Lecco.

Per conoscere le tipologie di attività escluse dalla partecipazione al Bando Ripartenza, contatta Golden Group.

Spese ammesse.

Sono ammissibili a finanziamento le spese funzionali alla realizzazione del Progetto definite secondo queste tipologie:

  • Spese per il solo personale, assunto mediante una delle forme anche flessibili, previste dall’ordinamento, avente espressamente ad oggetto la realizzazione delle attività previste dal Progetto e di durata pari o superiore al termine di conclusione dello stesso;
  • Redazione del progetto e servizi di consulenza direttamente funzionali al progetto;
  • Noleggio di beni strumentali, quali ad es. attrezzature, hardware, macchinari, impianti, licenze d’uso per software;
  • Affitto proquota utenze dei locali della sede operativa o del luogo di esercizio prevalente delle attività previste dal Progetto e di durata pari o superiore al termine di conclusione dello stesso;
  • Spese per la comunicazione/pubblicizzazione del Progetto e dei suoi risultati;
  • Acquisto di beni o servizi funzionali al progetto.

Il contributo complessivo minimo erogabile del Bando Ripartenza è pari a euro 5.000,00, mentre quello complessivo massimo erogabile è di euro 30.000,00. Il contributo erogabile non dovrà eccedere il 75% del costo totale del progetto.

Sono ammissibili le sole spese sostenute (dimostrate da fatture quietanzate) nel corso del 2021 e comunque entro il 30 Novembre 2021 anche se l’attività si sviluppa e prosegue sul 2022.

Tempistiche di presentazione delle domande al Bando Ripartenza.

Le domande possono essere inviate entro le ore 12.00 del 30 Settembre 2021.

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Voucher Digitali 4.0

Bando Voucher Digitali 4.0: la Basilicata promuove la digitalizzazione.

Bando Voucher Digitali 4.0: la Basilicata promuove la digitalizzazione.

Voucher Digitali 4.0

Basilicata: La Camera di Commercio promuove il bando Voucher Digitali 4.0, indirizzato alle MPMI di tutti i settori economici, per diffondere la cultura del digitale, sostenendo le iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci green oriented del tessuto produttivo.
Nello specifico, il “Bando voucher digitali I4.0 - Anno 2019” si propone i seguenti obiettivi:

  • Incrementare la capacità di collaborazione tra MPMI e soggetti altamente qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie I4.0, tramite la messa in atto di progetti che puntino ad introdurre nuovi modelli di business 4.0 e modelli green oriented;
  • Promuovere l’utilizzo, da parte delle MPMI della circoscrizione territoriale camerale, di servizi o soluzioni che mettano in atto la strategia strategia definita nel Piano Transizione 4.0, usufruendo delle nuove competenze e tecnologie digitali;
  • Realizzare interventi di digitalizzazione ed automazione favorendo una continuità operativa delle imprese e la loro ripartenza nella fase post-emergenziale.

Gli interventi di innovazione digitale previsti dai suddetti progetti e le relative spese dovranno riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco 1 - inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi - ed eventualmente una o più tecnologie dell’Elenco 2, purché propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1: per conoscere gli elenchi completi, contatta Golden Group.

Chi può beneficiare di Voucher Digitali 4.0

A beneficiare delle agevolazioni saranno le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che, alla data di presentazione della domanda e fino alla concessione dell’aiuto, saranno in possesso di questi requisiti:

  • Avere sede legale e/o unità locali in una delle circoscrizioni territoriali della Camera di Commercio della Basilicata;
  • Essere attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese;
  • Essere in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • Non essere in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata, concordato preventivo o in qualsiasi altra
    situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • Avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di
    decadenza, di sospensione previste dalla normativa antimafia;
  • Aver assolto gli obblighi contributivi ed essere in regola con le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro;
  • Non avere forniture in essere con la Camera di commercio della Basilicata e/o con la sua Azienda Speciale Asset Basilicata.

Ai fini del presente Bando, le imprese dovranno avvalersi, esclusivamente per i servizi di consulenza e formazione, di uno o più fornitori.

Per la lista completa, scrivi a Golden Group.

Quanto esclusivamente ai servizi di formazione, l’impresa potrà essere affianca anche da agenzie formative accreditate dalle Regioni, Università e Scuole di Alta formazione riconosciute dal MIUR, Istituti Tecnici Superiori.
Nel bando non sono esplicitamente richiesti requisiti specifici per i soli fornitori di beni e servizi strumentali.

Voucher Digitali 4.0: le spese ammissibili.

Sono ammissibili le spese per:

  • Servizi di consulenza e/o formazione relativi ad una o più tecnologie 4.0;
  • Acquisto di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti 4.0;
  • Spese per l’abbattimento degli oneri di qualunque natura (quali spese di istruttoria, interessi, premi di garanzia, ecc.) relativi a finanziamenti, anche
    bancari, per la realizzazione di progetti di innovazione digitale riferiti agli ambiti tecnologici di cui al presente Bando. Tali spese non possono superare il
    limite del 10% del costo totale del progetto finanziato.

Le agevolazioni hanno forma di voucher, di importo unitario massimo di euro 10.000,00. L’entità massima dell’agevolazione non può superare il 70% delle spese ammissibili.
Alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di euro 250,00 nel limite del 100% delle spese ammissibili e nel rispetto dei pertinenti massimali de minimis.
Per entrambe le Misure l’investimento minimo: Euro 5.000,00.

Tempistiche di presentazione delle domande del Bando Voucher Digitali 4.0.

Le domande potranno essere inviate dalle ore 09.00 del 15 Settembre 2021.

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economia circolare

Economia Circolare: in arrivo un bando da 2 miliardi

Economia Circolare: dal MiTE in arrivo un bando da 2 miliardi.

Economia Circolare: un nuovo bando.

IL ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha dato l'annuncio.

L'obiettivo è quello di focalizzare l'attenzione su progetti innovativi per una cinquantina di impianti di economia circolare, gestione e sfruttamento dei rifiuti.

A fine agosto il MiTE ha pubblicato l'avviso per il Progetto Green Ports, per interventi di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti, dopo il quale il dicastero ha scelto di far partire altri due bandi.

“Usciranno presto quelli per le isole verdi e per l’economia circolare”, ha affermato Cingolani a Genova, al convegno organizzato dalla Cgil “Verso una transizione sociale - Quale sviluppo per il futuro della Liguria”.

Il MiTE è pronto a mettere sul piatto 2 miliardi per il bando focalizzato su rifiuti ed economia circolare.

Si tratterà di “un grande programma da oltre 2 miliardi di euro per realizzare una cinquantina di nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti attraverso l'economia circolare”, ha dichiarato Cingolani, aggiungendo: “I progetti innovativi migliori vinceranno, c'è ampio spazio per tutti".

Il bando si allinea al primo investimento pianificato nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza per l’economia circolare: il progetto metteva a disposizione delle imprese 1 miliardo e mezzo al fine di migliorare la rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, realizzare nuovi impianti di trattamento/riciclaggio e costruire impianti innovativi.

“La raccolta differenziata deve arrivare al 75%, i restanti materiali vanno recuperati, in discarica ci deve finire meno del 10%”, è l’obiettivo indicato da Cingolani.

tale finalità richiederà uno sforzo importante da parte del Paese, almeno stando ai dati Istat diffusi a inizio settembre: nel 2019 solo il 61,3% dei rifiuti urbani è stato soggetto a raccolta differenziata, circa la metà delle province italiane (54 su 107), quindi, non raggiunge il target del 65%, l'obiettivo che l'Italia avrebbe dovuto raggiungere entro il 2012.

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sicilia in digitale

SICILIA IN DIGITALE: Agevolazioni per comunicazione e marketing digitale

SICILIA IN DIGITALE: Agevolazioni per comunicazione e marketing digitale

Cos'è SICILIA IN DIGITALE.

Il 09/09/2021, con DDG n. 1663, c'è stata l'approvazione dell'Avviso pubblico per la concessione di contributi in conformità all’art. 12 della legge 7 agosto 1990 n. 241 ed all’art. 5 del D.Lgs n. 123/98 per la realizzazione di iniziative promozionali a sostegno dei sistemi produttivi regionali per l’anno 2021 denominato “ SICILIA IN DIGITALE” - AGEVOLAZIONI PER AZIONI DI COMUNICAZIONE E MARKETING DIGITALE.

Sull'onda delle ultime linee di indirizzo strategico adottate in ambito nazionale sulla promozione della digitalizzazione, L’Assessorato Regionale alle Attività Produttive, con il presente avviso, ha scelto di supportare le MPMI contribuendo:

  • Alla diffusione della cultura digitale;
  • All’innalzamento del livello di consapevolezza delle imprese sulle opportunità offerte dal digitale e sui vantaggi;
  • All’adozione di interventi di digitalizzazione finalizzati all’implementazione di azioni di comunicazione e marketing on-line;
  • per rafforzare e migliorare le performance aziendali.

Chi potrà beneficiare di "Sicilia in Digitale".

I soggetti beneficiari del contributo pubblico previsto dal presente avviso sono le ditte individuali, le società di capitali, le società di persone, le società cooperative , i consorzi che, alla data di presentazione della domanda e fino alla erogazione del contributo pubblico:

  • Rientrino nella definizione di MPMI di cui alla raccomandazione U.E. n. 2003/361/CE edell’allegato 1 – art. 1 del reg. U.E. 651/2014;
  • Che nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi finanziari precedenti, non abbiano ricevuto contributi pubblici, il cui valore complessivo sia superiore ai massimali previsti per l’impresa unica dal Regolamento “ de minimis”;
  • Siano iscritte al Registro delle imprese e attive con sede legale e/o operativa in Sicilia alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • Realizzino prodotti siciliani in una unità locale con sede in Sicilia (bene o servizio di cui sia realizzata, in Sicilia, almeno una fase del processo produttivo destinato a soddisfare un determinato target di mercato);
  • Si trovino nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non siano sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata;
  • Siano in regola con la normativa antimafia, in particolare attestare la insussistenza di cause di divieto, sospensione o decadenza previste dall’art.67 del D.Lgs.6/9/2011 n.159 (Codice antimafia);

Spese agevolabili con Sicilia in Digitale.

Tramite la concessione di contributi a fondo perduto, sono agevolabili le spese sostenute per:

  • l’acquisizione di consulenze e servizi in materia di utilizzo di strumenti e canali digitali per la comunicazione e il marketing digitale ;
  • l’acquisizione di soluzioni tecnologiche, software, strumenti di analisi , servizi digitali a supporto delle azioni di comunicazione e marketing digitale.

Con il presente avviso si finanziano le spese seguenti :

  1. consulenze e servizi finalizzati a creare o migliorare la qualità del sito web, sotto il profilo contenutistico e grafico, e le sue prestazioni;
  2. azioni di comunicazione/ marketing on – line sul web e/o sui canali social, incluse le eventuali traduzioni dei testi connesse alle azioni virtuali;
  3. acquisizione di soluzioni tecnologiche digitali e strumenti di analisi strettamente collegati alle azioni di comunicazione e marketing on-line.

1.200.000,00 è la dotazione finanziaria complessivamente del presente avviso.

L’agevolazione sarà un contributo a fondo perduto sulle spese sostenute e ritenute ammissibili.

Le spese massime ammissibili a finanziamento non potranno superare € 10.000 ( IVA esclusa ) e non potranno essere inferiori a € 5.000 ( IVA esclusa).

Il contributo concesso a fondo perduto è pari :

  • al 70% delle spese ammissibili per le voci di cui alle lettere a) e b) dell’art. 8 del presente Avviso
  • all’ 85% delle spese ammissibili per le voci di cui alla lettera c) dell’art. 8 del sopra citato Avviso

Il contributo concesso tramite Sicilia in Digitale non sarà cumulabile con altre agevolazioni per le stesse iniziative e le stesse spese.

Le agevolazioni sono concesse in regime de minimis.

Tempistiche di presentazione delle domande per Sicilia in Digitale.

Le richieste di agevolazione dovranno  essere trasmesse dalle  ore   10,00   del 30/09/2021  alle ore 17,00 del  20/10/2021, pena l'esclusione.

Le domande saranno valutate in ordine cronologico fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

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super e iper ammortamento

Super e iper ammortamento: il viceministro Pichetto Fratin prevede un restyling degli incentivi.

Super e iper ammortamento: il viceministro Pichetto Fratin prevede un restyling degli incentivi.

Super e iper ammortamento.

Potrebbe essere previsto, nella prossima Legge di Bilancio, un restyling complessivo del sistema degli incentivi. Ad oggi, risultano essere troppo numerosi e talvlta dotati di poche risorse. Ad anticipare lo scenario è stato Gilberto Pichetto Fratin, viceministro allo Sviluppo Economico .

Due saranno le direttrici di questo restyling: gli “incentivi per stimolare l’economia” e i “bonus a ristoro”.

L'obiettivo è quello di abbandonare l’ottica emergenziale e ripartire da nuove e reali politiche industriali.

Pichetto per il ritorno di super e iper ammortamento.

“Bisogna tornare –  ha affermato il viceministro – a meccanismi che escano dal sistema puro e semplice delle Entrate. Penso, ad esempio, al sistema degli ammortamenti, iper e super, che pur avendo effetto sulla dichiarazione fiscale, sono strumenti più puntuali per le imprese”.

Su super e iper ammortamento, spiega il ministro, “è in corso una valutazione tra ministeri e a livello di governo. Io vedo molto bene il ritorno a iper e super ammortamento, perché stimolano gli investimenti più produttivi; il credito d’imposta invece è un’agevolazione ombrello, universale: ricade su tutti”.

A chi crede che il sistema della maggiorazione degli ammortamenti finirebbe col premiare solo chi fa utili, Pichetto risponde che non è così, perché “va rivisitato l’intero sistema degli incentivi” consentendo alle imprese “di fare programmazioni pluriennali” e non su base mensile, come è stato in questo periodo di emergenza.

Quanto ai crediti d’imposta per ricerca e sviluppo, questi “rappresentano la grande sfida del paese. Sono punti fermi del Pnrr, perché il salto di qualità che dobbiamo fare è sui brevetti, sulla formazione, sul capitale umano. Il meccanismo del credito d’imposta in questo caso funziona benissimo”.

La Sabatini e la quota unica?

Sulla Nuova Sabatini, la cui meccanica ha subito un potenziamento, concentrando l’erogazione del beneficio in un’unica rata per tutti da quest’anno, Pichetto spiega che non è in discussione, ma “si tratta di capire se vogliamo mantenere il rimborso totale del contributo in conto interessi anticipato in un’unica soluzione o se vogliamo ritornare al meccanismo precedente che spalmava il contributo su più esercizi”.

Pichetto ne ha anche affrontato un’analisi sull’efficacia, spiegando che gli effetti dell’incentivo “oggi si vedono meno per via dei bassi tassi d’interesse, ma con la ripresa dell’inflazione credo resti un’agevolazione preziosa”.

Da decifrare il senso di questa affermazione, dal momento che il contributo è in misura percentuale fissa e non dipende dai tassi di interesse del finanziamento a cui si applicano.

Altri incentivi.

Nell’intervista il viceministro ha anche dichiarato che è fondamentale proseguire gli investimenti sul sistema delle garanzie a sostegno del credito, affermando che i voucher per i Temporary Export Manager e per la digitalizzazione delle PMI “hanno un senso e vanno confermati”.

Il superbonus potrebbe ricevere una spinta per arrivare a fine 2023, ma il costo è elevato per immaginarlo come incentivo strutturale. Proseguirà, con un focus sull’elettrico, anche l’ecobonus per le auto.

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