brevetti europei

Brevetti europei e internazionali: contributi a fondo perduto alle MPMI lombarde nel 2021.

Brevetti europei e internazionali: contributi a fondo perduto alle MPMI lombarde.

Contributi a fondo perduto per brevetti europei e internazionali: di cosa si tratta.

Con questa misura, la regione Lombardia, intende supportare le micro, piccole e medie imprese lombarde o liberi professionisti nelle fasi di ottenimento di nuovi brevetti europei e internazionali, o estensioni degli stessi, relativamente a invenzioni industriali.
Gli interventi dovranno essere realizzati e avere ricadute nel territorio della regione e portare un valore aggiunto in una delle macro-tematiche delle aree di specializzazione (S3):
1. Aerospazio
2. Agroalimentare
3. Eco-industria
4. Industrie creative e culturali
5. Industria della Salute
6. Manifatturiero Avanzato
7. Mobilità sostenibile

Questi brevetti dovranno essere:

  • Nel caso di nuovi brevetti europei o internazionali, depositati tramite presentazione di domanda diretta europea all’European Patent Office (EPO) o domanda diretta internazionale al World Intellectual Property Organization (WIPO);
  • Nel caso di estensioni delle domande presentate precedentemente all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UiBM) e successivamente estese presso EPO o
    WIPO secondo la tempistica definita successivamente.

Le aree di specializzazione dovranno essere rilette in chiave degli 8 ecosistemi legati alla centralità della persona e dei relativi bisogni in attuazione della L.R. 29/2016.

Chi potrà beneficiare dei contributi a fondo perduto per brevetti europei e internazionali.

Potranno presentare la domanda di partecipazione alla misura:

a. Le imprese che, al momento della presentazione della domanda e sino alla data di concessione del contributo a fondo perduto per brevetti europei e internazionali, siano MPMI regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese; le imprese che non siano residenti nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme del diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza dell’Unione Europea e iscritte nel relativo Registro delle imprese. Sono escluse le società semplici che non svolgono attività commerciale;

b. I professionisti:

  • In forma singola, associata o societaria la cui professione è organizzata in albi, ordini o collegi professionali. Devono inoltre essere in possesso di partita IVA e svolgere l’attività professionale presso territorio lombardo entro la fase di avvio della rendicontazione finale;
  • Non regolamentati di cui alla Legge 4/2013, anche in forma associata. Devono essere dotati di partita IVA e devono svolgere l’attività professionale presso uno studio con sede nel territorio lombardo entro la fase di avvio della rendicontazione finale.

Inoltre, i liberi professionisti iscritti al registro imprese dovranno partecipare in qualità di MPMI.
I soggetti che scelgono di richiedere l'agevolazione, al momento della presentazione della domanda di partecipazione al bando, devono avere sede legale o operativa attiva in Lombardia (per le MPMI) o un luogo di esercizio prevalente di attività (nel caso di liberi professionisti). In alternativa, si devono impegnare a costituire in Lombardia una sede legale o operativa attiva o un luogo di esercizio prevalente delle attività. In queste sedi si dovranno svolgere le attività inerenti alla domanda di nuovo brevetto o di sua estensione.

Tipologia di sovvenzione.

Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di contributi a fondo perduto, in base alle differenti tipologie di brevetto. In ogni caso, per entrambi è previsto un importo fisso di contributo pari all’80% dei costi forfettari, stimabili come segue:

Per nuovi brevetti europei o estensione degli stessi: a fronte di un costo su base forfettaria di 7.100,00 euro, è possibile richiedere un contributo di 5.680,00 euro.

Per nuovi brevetti internazionali o estensione degli stessi: a fronte di un costo su base forfettaria di 7.200,00 euro, è possibile richiedere un contributo di 9.080,00 euro.

Per retroattività e cumulabilità, contatta Golden Group.

Tempistiche.

Le domande di accesso al bando possono essere presentate dalle ore 14:00 del 3 Giugno 2021 alle ore 14:00 del 31 Dicembre 2021.
La riapertura dello sportello valutativo per la presentazione delle domande è prevista a partire dalle ore 14.00 del 25 Ottobre 2021 sino ad esaurimento della dotazione finanziaria e, in ogni caso, entro e non oltre il 31 Dicembre 2021 alle ore 14.00.

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pnrr

PNRR - Ok alle misure per il rilancio e lo sviluppo delle aree sisma Centro Italia

PNRR - approvate le misure per il rilancio e lo sviluppo delle aree sisma Centro Italia.

PNRR e misure per il rilancio e lo sviluppo delle aree sisma Centro Italia: di cosa si tratta.

È stato dato l'ok per i fondi del PNRR per la ripresa e lo sviluppo economico delle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e 2016-2017.

La Cabina di Coordinamento Integrata, presieduta dal Commissario Straordinario per il sisma 2016, Giovanni Legnini, e della quale fanno parte il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, il titolare della Struttura di missione Aquila 2009, Carlo Presenti, i presidenti di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e i rappresentanti dei Comuni dei due crateri, ha definito all'unanimità il pacchetto degli interventi da 1 miliardo e 780 milioni di euro finanziati dal Fondo complementare.

Il pacchetto si articola in due linee di intervento specifiche, entrambe a loro volta suddivise in 4 progetti specifici:

  • La prima, dedicata a “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi”, con una dotazione di 1.080 milioni di euro;
  • La seconda, dedicata al “Rilancio economico e sociale”, con 700 milioni di fondi disponibili.

Le risorse sono aggiuntive rispetto a quelle trasversali previste dai progetti nazionali del PNRR e complementari rispetto a quelle già stanziate per la ricostruzione pubblica e privata.

Nel primo gruppo di misure rientrano l’innovazione digitale, lo sviluppo di piattaforme di servizi con l’uso di nuove tecnologie blockchain, il sostegno alle comunità energetiche, la rifunzionalizzazione degli edifici pubblici, la rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione delle aree Sae, il miglioramento dell’accessibilità ai beni culturali, gli interventi sulle infrastrutture nonché il progetto relativo alle Infrastrutture stradali e alla mobilità.

Nella seconda linea di interventi, invece, ritroviamo il sostegno agli investimenti delle imprese; un programma per la promozione di cultura, turismo, sport e inclusione; un programma per la valorizzazione ambientale, l’economica circolare e il ciclo delle macerie; la creazione e l’implementazione di Centri di ricerca ed alta formazione per l’innovazione; la realizzazione di due centri di alta formazione per la Pubblica Amministrazione e per il Servizio Civile a L’Aquila.

Scarica qui la scheda sugli “Interventi del PNRR area sisma.

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imprese femminili

MISE: Imprese femminili, via al fondo da 40 milioni.

MISE: Imprese femminili, via al fondo da 40 milioni.

Imprese femminili, via al Fondo Impresa Donna da 40 milioni: di cosa si tratta.

Finalmente è stato reso operativo dal Ministro Giancarlo Giorgetti, tramite decreto interministeriale, il Fondo Impresa Donna che punta a sostenere le imprese femminili tramite investimenti e servizi a sostegno dell’imprenditorialità.

Lo scopo del fondo è quello di porre in primo piano le competenze e la creatività con le quali le donne partecipano all'avvio di nuove attività imprenditoriali e sostenerle nella realizzazione di progetti innovativi, attraverso finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.

Il progetto per le imprese femminili.

Il Fondo Impresa Donna è istituito con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno 400 milioni, le risorse PNRR, destinate all’imprenditoria femminile e stanziate per la creazione di aziende guidate da donne dalla missione “Inclusione e coesione” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Nell’ambito della missione “Inclusione e coesione” del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, questo progetto ha un'importanza significativa tra quelle che sono le linee di intervento del Ministero dello Sviluppo Economico.

Infatti, grazie all’attuazione della misura a sostegno dell’imprenditoria femminile, il Ministero raggiunge un altro obiettivo del PNRR nei tempi stabiliti dal cronoprogramma.

Il decreto interministeriale è stato firmato anche dal Ministro dell’Economia e delle Finanze e dal Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia. Sarà quindi inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

Nella bozza del decreto di 21 articoli (i dettagli su www.ilsole24ore.com) gli interventi per le imprese femminili sono divisi in tre assi:

  • Ai primi due - nascita e consolidamento - sono assegnati 32,5 milioni;
  • Al terzo, diffusione della cultura imprenditoriale e formazione, 6,2 milioni;
  • 1,3 milioni sono destinati alla gestione della misura affidata a Invitalia.

Beneficiari del fondo.

Questo mix di aiuti, che prevede contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, è rivolto a quattro differenti categorie di beneficiari:

  • Cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie;
  • Società di capitale con quote e componenti di cda per almeno due terzi di donne;
  • Imprese individuali la cui titolare è una donna;
  • Lavoratrici autonome.

Sono ammesse al fondo le attività nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo, per programmi di investimento che andranno realizzati entro due anni. Il tetto di spese ammissibili è fissato a 250 mila euro per le nuove imprese e a 400 mila euro per imprese già esistenti.

Presentazione delle domande.

Un provvedimento dello Sviluppo Economico fisserà la data di partenza delle domande, che andranno presentate online tramite la piattaforma di Invitalia e successivamente valutate, secondo l’ordine di presentazione, con un esame di merito legato a vari criteri tra cui, ad esempio, il progetto imprenditoriale e potenzialità del mercato di riferimento.

L'impresa dovrà essere costituita da meno di un anno e avere sede legale e/o operativa in Italia. Alle agevolazioni sono ammesse anche le persone fisiche che scelgono di avviare la propria attività purché, entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda, ne documentino l’avvenuta costituzione.

Le agevolazioni sono differenziate tra nascita e consolidamento dell’impresa.

Nel caso di nascita dell'impresa si tratta di contributi a fondo perduto che, entro spese ammissibili di 100mila euro, coprono l’80% fino a 50 mila euro. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%. Se il programma prevede invece spese comprese tra i 100 mila euro e i 250 mila euro, la copertura scende al 50%.

Nel caso di consolidamento, per le imprese costituite da almeno un anno e massimo tre, le agevolazioni si presentano per il 50% come fondo perduto e per un altro 50% come finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero, fino all’80% delle spese ammissibili. Se l’impresa ha più di tre anni, le spese di capitale circolante sono agevolate solo con il fondo perduto, mentre quelle di investimento anche con il finanziamento agevolato. Ciascuna impresa avrà un voucher del valore di massimo 5 mila euro per spese di assistenza tecnica e di gestione dell’impresa (di cui 3mila euro per servizi di Invitalia).

Gli incentivi sono concessi con il regime di esenzione delle regole sugli aiuti di Stato se le imprese hanno i requisiti del regolamento europeo Gber, altrimenti secondo i limiti del “de minimis. Prevista anche la cumulabilità con altri aiuti di Stato.

L’avvio del Fondo è uno degli impegni assunti dall’Italia con il Pnrr per il 2021.

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linea artigiani 2021

Investimenti per la ripresa post COVID 19: Linea Artigiani 2021 e Linea Aree Interne.

Investimenti per la ripresa post COVID 19: Linea Artigiani 2021 e Linea Aree Interne.

Linea Artigiani 2021 e Linea Aree Interne: attività finanziabili.

Questa misura mira a supportare il processo di ripresa delle attività di quei settori che sono stati più gravemente colpiti dalle conseguenze della crisi post emergenza epidemiologica.

L'obiettivo è quello di sostenere le PMI lombarde che, nonostante il momento di forte rischio d’impresa, scelgono di investire sul proprio sviluppo e sul rilancio della loro attività. Gli interventi che si decide di sostenere devono avere almeno una delle seguenti finalità:

  • Transizione digitale: sono ricompresi interventi di aggiornamento tecnologico e trasformazione digitale, finalizzati al miglioramento di prodotti, processi interni all’azienda e gestione dei rapporti con clienti, fornitori e partner;
  • Transizione green: sono ricompresi interventi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nocive e al miglioramento del ciclo produttivo anche in ottica di economia circolare;
  • Sicurezza sul lavoro anche in ambito Covid-19: relativamente ad interventi di revamping e/o interventi ordinari e straordinari mirati al mantenimento in efficienza di impianti e macchinari già di proprietà.

Chi potrà beneficiare della misura?

LINEA A - Artigiani 2021.

Possono accedere all'agevolazione le micro, piccole e medie imprese (MPMI), che alla data di presentazione della domanda di adesione, siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • Abbiano la sede legale e/o operativa oggetto dell’intervento in Lombardia;
  • Siano regolarmente iscritte e attive nel Registro delle imprese (come risultante da visura camerale) da oltre 24 mesi;
  • Siano imprese artigiane iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio, con l’esclusione delle imprese artigiane afferenti al codice Ateco, sezione A (agricoltura, silvicoltura e pesca);
  • Siano in regola con gli obblighi contributivi come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC).

Sono comunque ammissibili le imprese artigiane agromeccaniche iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio (codice Ateco sezione A 01.61.00) e all’Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia.

LINEA B - Aree interne.
Possono accedere le micro, piccole e medie imprese (MPMI), che alla data di presentazione della domanda di adesione, siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • Abbiano la sede oggetto dell’intervento (come risultante in visura camerale) in una delle Aree Interne della Regione Lombardia di cui alla D.G.R. 2672/2014 (Alta Valtellina e Valchiavenna) e alla D.G.R. 5799/2016 (Appennino Lombardo Oltrepò Pavese e Valli del Lario - Alto Lago di Como), siano regolarmente iscritte e attive nel Registro delle imprese (come risultante da visura camerale) da oltre 24 mesi;
  • Siano in regola con gli obblighi contributivi come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC);
  • Rientrino almeno in una delle seguenti condizioni. A. Imprese artigiane iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio, con l’esclusione delle imprese artigiane afferenti al codice Ateco, sezione A (agricoltura, silvicoltura e pesca). Sono comunque ammissibili le imprese artigiane agromeccaniche iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio (codice Ateco sezione A 01.61.00) e all’Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia. B. imprese non iscritte alla sezione speciale delle imprese artigiane del Registro Imprese delle Camere di Commercio purché svolgano un’attività economica classificata in particolari codici ATECO 2007 primari o prevalenti (per conoscerli nel dettaglio, contatta Golden Group).

Spese ammesse ed escluse dalla misura.

Nel dettaglio saranno ammesse spese relative a:

  • Acquisto di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, arredi nuovi di fabbrica necessari per il conseguimento delle finalità produttive;
  • Acquisto di autoveicoli nuovi di fabbrica per il trasporto merci di categoria;
  • Costi per interventi ordinari e straordinari (a titolo esemplificativo costi per componentistica, manodopera) finalizzati al mantenimento in efficienza di
    impianti e macchinari già di proprietà;
  • Costi relativi ad interventi di revamping di impianti e macchinari di proprietà finalizzati al miglioramento delle performance produttive e/o di sicurezza;
  • Acquisto di software, licenze d’uso; costi per servizi software di tipo cloud, saas, e simili per un periodo non superiore a 12 mesi di servizio;
  • Acquisto di licenze per l’uso di marchi e brevetti;

Per la lista completa delle spese ammesse e di quelle escluse, contatta Golden Group.

Tipo di sovvenzione.

L’agevolazione per entrambe le linee consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili con un contributo massimo pari a 40.000,00 euro.
LINEA A - Artigiani.
Sono ammissibili al contributo a fondo perduto investimenti per un ammontare minimo pari a 15.000,00 euro da realizzare unicamente in Lombardia.
LINEA B - Aree interne.
Sono ammissibili al contributo a fondo perduto investimenti per un ammontare minimo pari a 15.000,00 euro da realizzare unicamente in una delle Aree Interne della Regione Lombardia.

Tempistiche.

Le domande devono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 7 ottobre 2021 alle ore 12:00 del 21 Ottobre 2021.

 


innovazione tecnologica

Livorno. Contributi per l'innovazione tecnologica e lo sviluppo digitale.

Contributi per l'innovazione tecnologica e lo sviluppo digitale.

Contributi per l'innovazione tecnologica e lo sviluppo digitale: le attività finanziabili.

Il Comune di Livorno stanzia contributi a sostegno dell’innovazione, dello sviluppo tecnologico e digitale in favore di micro e piccole imprese e delle start up giovanili.

L'obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo di Micro e Piccole Imprese (MPI) che hanno realizzato investimenti nel campo dell'innovazione tecnologica, digitale ed innovativa, attraverso un sostegno economico a fondo perduto. Questa bando, dunque, mira a rafforzare l'innovazione del sistema imprenditoriale livornese e favorire la diffusione della cultura dell’innovazione tecnologica e digitale tra le MPI del territorio.

Sono previsti contributi anche per il sostegno delle start up che sono state costituite nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda.
Tutti gli investimenti oggetto dell'agevolazione dovranno essere realizzati e localizzati nel territorio del Comune di Livorno.

Chi potrà beneficiare dei contributi per l'innovazione tecnologica e lo sviluppo digitale?

Potranno presentare domanda di accesso ai contributi per l'innovazione tecnologica le Micro e Piccole Imprese, nonché i liberi professionisti, titolari di partita IVA, sia ordinistici che non ordinistici, esercenti un’attività economica identificata come primaria nella sede o unità locale che ha realizzato gli investimenti, nel territorio del Comune di Livorno, rientrante, ad esempio, in uno dei seguenti codici ATECO ISTAT 2007:
B - Estrazione di minerali da cave e miniere;
C - Attività manifatturiere;
D - Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
E - Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento;
F - Costruzioni;
G - Commercio all’ingrosso e al dettaglio.

Per conoscere la lista completa dei codici ATECO, contatta Golden Group.
Ai fini del presente bando sono ammesse tutte le forme giuridiche.

Inoltre, per essere ammessi ai benefici del presente bando, i soggetti coinvolti dovranno possedere i seguenti requisiti:

  • Per le imprese: Essere regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese della CCIAA Maremma e Tirreno, ed esercitare un’attività economica identificata come primaria, nelle sezioni ATECO ISTAT 2007. Per i liberi professionisti: Essere iscritti ai relativi albi o ordini professionali ed alle rispettive casse di previdenza, ove non iscritti ad alcun ordine, essere iscritti alla gestione separata INPS; essere in possesso di partita IVA rilasciata da parte dell’Agenzia delle Entrate per lo svolgimento dell’attività; esercitare, in relazione alla sede destinataria dell'intervento, un’attività economica rientrante nelle sezioni ATECO ISTAT 2007 di cui all’Allegato 1; non essere lavoratori dipendenti o pensionati;
  • Avere sede legale o unità locale destinataria dell’intervento localizzata nel territorio del Comune di Livorno;
  • Essere impresa attiva e per i liberi professionisti “essere in attività” già al momento della presentazione della domanda;
  • Essere in regola con il DURC e trovarsi in posizione di regolarità tributaria nei confronti del Comune di Livorno;
  • Possedere la “dimensione” di MPI;
  • Non trovarsi in stato di scioglimento, liquidazione, fallimento, concordato preventivo, accordo di ristrutturazione dei debiti, ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla legge fallimentare e da altre leggi speciali;
  • Rispettare quanto previsto dalla normativa sul “de minimis”;
  • Non avere in corso contratti di fornitura di servizi, anche a titolo gratuito, con il Comune di Livorno.

Tali requisiti dovranno essere posseduti alla data di presentazione della domanda e mantenuti sino alla liquidazione del contributo.

Spese ammesse.

Ai fini del presente bando, sono ammesse le spese per:

  • ACQUISTO DI BENI MATERIALI:
    Impianti produttivi, macchinari, infrastrutture telematiche, tecnologiche e digitali, componenti hardware ed attrezzature, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, incluse le spese collegate allo sviluppo dello Smart working.
    Sono incluse le spese per l’acquisto di notebook e relativi accessori, scanner, stampanti, tablet, hard disk esterni, chiavette usb, modem e router WiFi, webcam ed accessori per videoconferenza.
  • ACQUISTO DI BENI IMMATERIALI:
    Brevetti, licenze, software, che consentano di migliorare l’efficienza aziendale.
  • SERVIZI AVANZATI E QUALIFICATI DI CONSULENZA E DI SUPPORTO ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA:
    “Servizi di supporto alla digitalizzazione”.
  • FORMAZIONE IN AMBITO DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE:
    Spese per l'acquisizione di servizi di formazione qualificata sostenute ai fini della realizzazione degli interventi di innovazione tecnologica e digitale rientranti nelle finalità del presente bando.
  • SPESE RELATIVE ALLA DIGITALIZZAZIONE:
    Progettazione e realizzazione di siti web, applicazioni digitali, creazione logo aziendale, sistemi di sicurezza informatica, digitalizzazione e dematerializzazione dell’attività, fatturazione elettronica, sistemi di pagamento digitale, cloud computing, piattaforme per il web marketing e lo sviluppo dell’e-commerce, compresa la strumentazione accessoria al loro funzionamento.

Contatta Golden Group per conoscere la lista delle spese ammesse per start up e le imprese giovanili costituite da non oltre tre anni.

Tipo di sovvenzione.

Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di contributi a fondo perduto. È previsto anche un contributo per il sostegno alle start up giovanili costituite nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda.
L'importo minimo delle spese ammissibili (al netto dell’IVA) è di 3.000,00 euro in caso di Microimprese; 5.000,00 euro in caso di Piccole Imprese.
Contributo massimo erogabile: € 10.000,00 Intensità dell’agevolazione: 60% delle spese ammissibili, incrementabile fino al 70% in caso di impresa giovanile o impresa in possesso del Rating di Legalità ed in caso di interventi innovativi che favoriscano l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Tempistiche.

Le domande di contributo potranno essere presentate dai beneficiari fino al 9 Dicembre 2021.

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